Vita Chiesa

Francesco a radio argentina: “Una Chiesa che non è pellegrina è moribonda”

È una delle affermazioni rese da Papa Francesco durante il colloquio in diretta radiofonica con un’emittente comunitaria argentina, appartenente alla parrocchia Vergine del Carmine della cittadina di Campo Gallo, e sintetizzata da Radio Vaticana.

“Il nostro popolo non è orfano: il nostro popolo ha la Madre! Un figlio senza madre – dice il Papa – ha l’anima mutilata e un popolo senza madre è un popolo orfano, solo, arido, senza idee, senza la tenerezza che soltanto una mamma ci dà”. “Quando una comunità non è pellegrina – e non solo nei piedi ma anche nel cuore – non ha un cuore pellegrino, un cuore che non va al di là di se stesso – prosegue Francesco -, non ha un cuore pellegrino né per adorare Dio né tanto meno per aiutare i fratelli, questa Chiesa è moribonda ed è necessario resuscitarla rapidamente (…) Questo pellegrinaggio che fate lì una volta l’anno, bisogna che lo facciate tutti i giorni nella vita quotidiana: un pellegrinaggio verso Dio per adorarlo, un pellegrinaggio verso nostra Madre, la Vergine, per ricordarla ed amarla e un pellegrinaggio verso gli uomini e le donne e le necessità del nostro popolo”. 

Altro tema sono le chiacchiere, o meglio la rinuncia a ciò che possa creare ferite nella comunità. “Lavorare per l’unità è sempre importante”, afferma il Papa, e se anche, riconosce, “sempre ci saranno differenze, sempre ci saranno scontri, importante è non lasciarli crescere e cercare di fare in modo che le cose si risolvano fra fratelli”. Perché “non è cristiano” spellarsi vivi, secondo una sua ormai celebre espressione. Infine, le vocazioni e il coraggio della risposta quando Dio bussa alla porta dell’anima: “Ai giovani direi che se sentono la chiamata di Gesù non abbiano paura. Guardino a tutto il bene che possono fare, tutta la consolazione che possono portare, tutto il messaggio cristiano che possono trasmettere e non abbiano paura. La vita è fatta per essere vissuta e non per guardarla (…). Se qualcuno sente invece che Dio lo chiama a formare una famiglia, che sia una famiglia cristiana, grande, bella, con molti figli che portino avanti la fede”.

Quindi il saluto finale: “Dio ci ama. Dio ci aspetta sempre. Dio non si stanca mai di perdonarci (…). Io chiedo al Signore che a tutti coloro che stanno ascoltando li benedica molto, dia loro forza, dia loro forza di vivere e di lottare, dia loro il coraggio di non lasciarsi rubare la speranza, ma soprattutto dia loro una carezza e li faccia sorridere”.