Vita Chiesa

Francesco ai nuovi cardinali: lontani dalla mondanità

«Desidero che, in quanto aggregato alla Chiesa di Roma, rivestito delle virtù e dei sentimenti del Signore Gesù – prosegue il Papa nella lettera, che porta la data di ieri ma è stata diffusa oggi dalla sala stampa della Santa Sede – tu possa aiutarmi con fraterna efficacia nel mio servizio alla Chiesa universale». Il cardinalato, precisa Papa Francesco, «non significa una promozione, né un onore, né una decorazione; semplicemente è un servizio che esige di ampliare lo sguardo e allargare il cuore. E, benché sembri un paradosso, questo poter guardare più lontano e amare più universalmente con maggiore intensità si può acquistare solamente seguendo la stessa via del Signore: la via dell’abbassamento e dell’umiltà, prendendo forma di servitore». «Perciò ti chiedo, per favore, di ricevere questa designazione con un cuore semplice e umile», l’invito del Papa, attraverso questa iniziativa finora inedita, a ciascuno dei porporati: «E, sebbene tu debba farlo con gaudio e con gioia, fa’ in modo che questo sentimento sia lontano da qualsiasi espressione di mondanità, da qualsiasi festeggiamento estraneo allo spirito evangelico di austerità, sobrietà e povertà». «Arrivederci, quindi, al prossimo 20 febbraio, in cui cominceremo i due giorni di riflessione sulla famiglia», l’appuntamento fissato dal Papa, che conclude la sua lettera con un «resto a tua disposizione» e la richiesta «di pregare e far pregare per me. Fraternamente».