Vita Chiesa

Francesco: persecuzione contro cristiani oggi più forte che nei primi secoli

«È per me motivo di grande dolore – ha aggiunto il Papa – constatare che i cristiani nel mondo subiscono il maggior numero di tali discriminazioni. La persecuzione contro i cristiani oggi è addirittura più forte che nei primi secoli della Chiesa, e ci sono più cristiani martiri che in quell’epoca. Questo accade a più di 1700 anni dall’editto di Costantino, che concedeva la libertà ai cristiani di professare pubblicamente la loro fede».

«La libertà religiosa – ha dichiarato – non è solo quella di un pensiero o di un culto privato. È libertà di vivere secondo i principi etici conseguenti alla verità trovata, sia privatamente sia pubblicamente. Questa è una grande sfida nel mondo globalizzato, dove il pensiero debole abbassa anche il livello etico generale, e in nome di un falso concetto di tolleranza si finisce per perseguitare coloro che difendono la verità sull’uomo e le sue conseguenze etiche». Il Papa ha richiamato come «gli ordinamenti giuridici, statuali o internazionali,» siano chiamati «a riconoscere, garantire e proteggere la libertà religiosa, che è un diritto intrinsecamente inerente alla natura umana, alla sua dignità di essere libero, ed è anche un indicatore di una sana democrazia e una delle fonti principali della legittimità dello Stato». «La libertà religiosa, recepita nelle costituzioni e nelle leggi e tradotta in comportamenti coerenti – ha sottolineato -, favorisce lo sviluppo di rapporti di mutuo rispetto tra le diverse Confessioni e una loro sana collaborazione con lo Stato e la società politica, senza confusione di ruoli e senza antagonismi. Al posto del conflitto globale dei valori si rende possibile in tal modo, a partire da un nucleo di valori universalmente condivisi, una globale collaborazione in vista del bene comune».