Vita Chiesa

Francesco: video-messaggio a pazienti e personale del Gemelli

«So – dice il Pontefice nel video-messaggio – che tutto era stato preparato con entusiasmo e passione anche per ricordare il 50° dell’inaugurazione a Roma del Policlinico universitario ‘Agostino Gemelli’ annesso alla facoltà di Medicina e chirurgia. Tutto era pronto», ma poi «un forte mal di testa» a cui «si è aggiunta anche nausea» gli hanno impedito di andare. «Comprendo il dispiacere non solo dei responsabili ma anche di tutti coloro che hanno lavorato con tanto sforzo e passione. Comprendo soprattutto la delusione dei malati già pronti per poter pregare insieme durante la Santa Messa che avrei voluto salutare personalmente», ha aggiunto.

Rivolgendosi ai malati, «accuditi con amore e professionalità dal personale medico e paramedico del Gemelli», il Papa rivolge un invito: «Coltivate nella preghiera il gusto delle cose di Dio, siate testimoni che solo in Dio è la vostra forza. Voi malati, che sperimentate la fragilità del corpo, potete testimoniare con forza alle persone che vi stanno accanto, come il bene prezioso della vita è il Vangelo, l’amore misericordioso del Padre e non i soldi o il potere». Infatti «anche quando una persona è, nelle logiche mondane, importante, non può aggiungere un solo giorno alla propria vita». Un ringraziamento al «personale amministrativo e le migliaia di persone che sono giunte al Gemelli dalle sedi italiane dell’Università Cattolica: Milano, Brescia, Piacenza-Cremona. A tutte queste persone il mio grazie personale e sappiate che so quanta dedizione e quanta passione mettete per il vostro lavoro».

Poi un «saluto cordiale» al presidente del Toniolo, il cardinale Scola e all’assistente generale dell’Università cattolica, monsignor Claudio Giuliodori. «Sappiate – conclude – che ho desiderato molto l’incontro con voi ma, come ben sapete, noi non siamo padroni della nostra vita e non possiamo disporre a nostro piacimento. Dobbiamo accettare le fragilità. Con me coltivate la fiducia che solo in Dio sta la nostra forza. Vi affido a Maria e voi continuate a pregare per me, perché ho bisogno».