Vita Chiesa

GIOVANNI PAOLO II AGLI IMMIGRATI, NON SCORAGGIATEVI

Anche se lo “stato di immigrati” porta ancora oggi “seri problemi”, “non scoraggiatevi” e “conservate la ricca eredità culturale e religiosa che è parte integrante della vostra identità”. E’ l’invito rivolto ieri dal Papa alla comunità filippina di Roma, che il Santo Padre ha incontrato nell’Aula Paolo VI, riprendendo così i consueti incontri domenicali con le parrocchie e le comunità della sua diocesi. Rivolgendosi alle “molte migliaia di uomini e donne filippine”, che nella capitale hanno a disposizione 39 centri pastorali, Giovanni Paolo II ha detto loro: “Conservate la ricca eredità culturale e religiosa, che è parte integrante della vostra identità. Molti di voi hanno avuto l’opportunità di trovare un impiego qui in Italia ed hanno raggiunto un livello di vita che vi permette di aiutare i vostri familiari in patria. Per altri, invece – e spero che siano pochi – la vostra condizione di immigranti ha causato seri problemi, tra cui la solitudine, la separazione dalle famiglie, la mancanza dei valori tramandati dal passato e a volte perfino la perdita della vostra fede”. Di qui l’invito del Pontefice, che ha anche chiesto ai datori di lavoro di “accogliere e amare gli immigrati come “fratelli e sorelle in Cristo”: “Non scoraggiatevi! Non dobbiamo indebolirci nella fede, perché Dio è vicino. Il fatto di essere immigrati vi rende ancora più cari a Gesù che, come ricordiano durante l’Avvento, è venuto sulla terra per salvarci”.“Tutti dobbiamo dobbiamo lavorare insieme per costruire la civiltà dell’amore”, ha aggiunto il Papa, attraverso “un patto tra fede e solidarietà” che richiede “comunione, testimonianza e proclamazione del Vangelo”. “La testimonianza di una vita autenticmaente cristiana – ha concluso il Papa – vi manterrà uniti tra voi e continuerà a garantirvi il rispetto e l’aiuto degli altri”. Sir