Vita Chiesa

Giubileo: mons. Fisichella, ad oggi hanno partecipato 1.392mila persone. Prematuro un bilancio

I pellegrini provengono da Bangladesh, Hong Kong, Korea, Kenia, Mozambico, El Salvador, New Zeland, Argentina, Mexico, Isole Fiji, Russia, Bielorussia, Seychelles, Sri Lanka, Costa d’Avorio, Ciad, Kuwait, Usa, Albania. «Non è questo il criterio per giudicare il successo o meno del Giubileo – ha ribadito mons. Fisichella -. Un Anno Santo della misericordia va molto al di là dei numeri per toccare il cuore e la mente delle persone per aiutarle a comprendere il grande amore con il quale Dio si fa presente nella loro vita quotidiana. E’ un tempo in cui verificare la nostra vita di fede e comprendere se siamo capaci di conversione e di rinnovamento, che provengono proprio dal saper fissare lo sguardo sull’essenziale». Un bilancio generale, in ogni caso, «non si fa dopo neppure due mesi, ma alla sua conclusione. Ogni altra considerazione al momento rimane parziale, provvisoria e non merita particolare attenzione». Mons. Fisichella ha quindi rammentato i «due segni peculiari» di «testimonianza concreta della misericordia» già compiuti dal Papa: l’apertura della Porta della carità nell’Ostello «Don Luigi di Liegro» celebrando la s. Eucaristia nel refettorio dell’ostello, lo scorso 18 dicembre, e il 15 gennaio la visita alla casa di riposo per anziani «Bruno Buozzi» a Torrespaccata, e a Casa Iride per salutare malati in stato vegetativo assistiti dai loro famigliari. «Questi segni – ha detto – hanno un valore simbolico dinanzi ai tanti bisogni che la società oggi presenta; intendono comunque provocare tutti a verificare le tante situazioni di disagio presenti nelle nostre città per offrire una piccola risposta di attenzione e di aiuto».