Vita Chiesa

Gmg Cracovia: i giovani disabili di Pistoia, veterani delle Giornate

Partiti venerdì scorso, il loro rientro è previsto il 4 agosto. Qualcuno di loro come Fabio Lullo, con sindrome di Down, è un veterano delle Gmg e così molti altri nel gruppo. «Una tradizione consolidata a partire dall’Anno Santo della redenzione (1983-1984), quella di partecipare alle Giornate mondiali della Gioventù», spiega don Diego Pancaldo, sacerdote accompagnatore del gruppo di Pistoia, voluta da don Renato Gargini, fondatore della comunità, che era solito ripetere che «l’amore è la vocazione dell’handicap: nella vita ci sono limiti all’espressione della personalità. Ma per l’amore non esiste limitazione. Ad ognuno è possibile la scelta dell’amore». E individuava nella scelta e nella testimonianza dell’amore l’elemento caratterizzante dell’handicap: «essi sono capaci di testimoniare che l’amore è possibile, ma anche che l’amore è la fonte della loro crescita».

Ed è quello che stanno facendo i giovani dell’Associazione Maria Madre Nostra anche a Cracovia. «Non sono figli di un Dio minore» ribadisce don Pancaldo, che ricorda il grande lavoro dei centri della Fondazione Maria Assunta in cielo, dove si seguono con attività riabilitative circa 2000 disabili in tutta la provincia di Pistoia. «Siamo arrivati venerdì scorso a Katowice e ora siamo a Cracovia. Sabato abbiamo visitato Auschwitz e Birkenau» racconta il sacerdote. Il gruppo non si ferma nemmeno davanti ad una delle espressioni più aberranti del male, lo sterminio nazista. «Spiegare Auschwitz ai nostri ragazzi è stato possibile. Abbiamo parlato loro di Padre Kolbe e di Edith Stein, della loro testimonianza. Essi sono l’esempio della vittoria dell’uomo sul male, grazie alla fede. L’amore è più forte della morte». E come spiegare la cattiveria dell’uomo che si scatena ancora oggi sui disabili, come le cronache di questi tempi raccontano? «Nella loro esperienza vale di più lo scambio dei doni, della accoglienza e della misericordia che è l’estremo argine al male».

A pensarla così anche Gabriele Vaccaro, 21 anni, studente di medicina, fiorentino, da sei anni volontario in associazione. «Dai nostri amici disabili riceviamo tanta gioia, nella preghiera, nel canto, e una grande forza. Vederli lottare ogni giorno per cercare di essere come i loro coetanei ci dà una spinta per vivere al massimo. È in quel momento che le loro conquiste diventano anche un po’ le nostre». La chiacchierata è durata abbastanza, Fabio vuole proseguire la visita di Cracovia, il resto del gruppo mentre aspetta si è lanciato in una serie di canti. Molto resta da vedere in città, soprattutto i luoghi che hanno visto la presenza di san Giovanni Paolo II, cui i giovani sono particolarmente affezionati. Da domani comincia la vera Gmg: «saremo presenti a tutti gli eventi papali – conferma don Pancaldo – e ad alcuni spettacoli dei Festival». È tempo di tornare in hotel, ma prima è giusto passare in chiesa per pregare per tutti coloro che hanno permesso materialmente questo viaggio e il soggiorno in Polonia, «tanti benefattori e enti di tutta la Provincia pistoiese e il nostro vescovo, monsignor Tardelli che da sempre ci segue con amore e ci sostiene come un padre».