Vita Chiesa

I 16 «testimoni di speranza»

Tra i «protagonisti» del Convegno di Verona ci saranno i 16 testimoni di speranza del ‘900, scelti dalle varie Regioni ecclesiastiche. Ecco, di seguito, l’elenco.

Piemonte – Valle d’Aosta: Gesualdo Nosengo, insegnante e pedagogista, fondatore dell’Uciim (unione cattolica degli insegnanti medi) di cui è stato presidente per 24 anni, modello di impegno cristiano nella scuola.

Lombardia: Marcello Candia, facoltoso industriale milanese che, conquistato alla causa missionaria, nel 1965 vendette l’azienda di famiglia per trasferirsi in Brasile dove ha fondato numerose opere, tra cui un importante lebbrosario.

Veneto: Flavio e Gedeone Corrà, fratelli di origine contadina, negli anni Trenta si dedicano alle attività di apostolato con l’Azione Cattolica, mal viste dal regime fascista. Arrestati nel 1944, moriranno nel campo di sterminio di Flossenburg, nell’alta Baviera, dopo aver dato coraggiosa testimonianza di fede.

Liguria: Itala Mela, cresciuta nella Fuci (federazione degli universitari cattolici), vive le prime esperienze mistiche nel 1928 a Pontremoli. Laica consacrata, sente la chiamata a immergersi nel mistero della Santissima Trinità.

Emilia Romagna: Annalena Tonelli, missionaria laica in Kenya e Somalia. Fondatrice di ospedali e ambulatori, ha vissuto in Africa per 17 anni prima di essere assassinata.Toscana: Giorgio La Pira, il «Sindaco Santo» di Firenze. Membro dell’Assemblea Costituente, impegnato a livello internazionale sui temi della pace e del dialogo tra i popoli, è modello di attività politica vissuta secondo i più profondi valori cristiani.

Umbria: Vittorio Trancanelli, medico di Perugia. Insieme alla moglie Lia cerca di costruire un matrimonio cristiano: dopo la nascita del primo figlio, non potendo averne altri, ne adottano due. Ne arriveranno molti altri, in affido: dalla loro esperienza nasce l’associazione «Alle querce di Mamre» aperta all’accoglienza di famiglie e bambini.

Lazio: Lorena D’Alessandro, morta per un tumore a soli 17 anni. La malattia (diagnosticata quando aveva 10 anni) non le ha impedito di impegnarsi nelle attività della parrocchia e del Rinnovamento nello Spirito. Nella sofferenza ha dato grande testimonianza di gioia e speranza cristiana.

Marche: Enrico Medi, docente di fisica. Scienziato di levatura internazionale (è stato anche vicepresidente dell’Euratom di Bruxelles) e impegnato in attività di divulgazione, ha sempre mirato a dimostrare che scienza e fede «non si confondono, ma neanche si contraddicono».

Abruzzo-Molise: Giuseppe Capograssi, filosofo del diritto, fondatore dell’Ugci (unione dei giuristi cattolici): molto significative le sue lettere alla moglie, in cui dà testimonianza di profonda spiritualità.

Campania: Giovanni Palatucci, nato in Irpinia, fu assegnato alla Questura di Fiume nel 1937. Dopo l’emanazione delle leggi razziali si spese con ogni mezzo per aiutare le famiglie ebree a sfuggire alla persecuzione. Minacciato, si rifiutò di lasciare il suo posto: arrestato nel 1944, è morto di stenti a Dachau.

Puglia: Giovanni Modugno, insegnante e scrittore. Impegnato nel Partito Socialista, dopo la conversione al cattolicesimo lascia la politica e si dedica all’attività educativa: il suo interesse principale è l’educazione morale dei giovani. Dopo la caduta del fascismo sarà uno degli intellettuali di punta del mondo cattolico.

Calabria: Concetta Lombardo, terziaria francescana. Orfana di padre, ha un carattere semplice e laborioso. Di lei si innamora un uomo sposato, che Concetta respinge: all’ennesimo rifiuto, lui la uccide con due colpi di pistola prima di spararsi lui stesso.

Basilicata: Maria Marchetta, colpita in adolescenza da paraplegia, ha vissuto in un letto per 14 anni. Animata da grande fede, nel 1964 a seguito dell’incontro tra Paolo VI e il patriarca di Costantinopoli Atenagora, offre a Dio le sue sofferenze per la causa dell’unità tra i cristiani.

Sicilia: Rosario Livatino, magistrato del Tribunale di Agrigento, fu ucciso nel 1990 da un comando mafioso mentre si recava al lavoro. Ha vissuto il suo impegno nella giustizia animato da profondi ideali cristiani.

Sardegna: Antonia Mesina, cresciuta nella gioventù femminile di Azione Cattolica. In prima linea nella «Crociata della purezza» lanciata negli anni Trenta dall’Ac, nel 1935 dopo aver partecipato alla Messa viene assalita da un giovane che tenta di violentarla e che di fronte al suo rifiuto, accecato dalla rabbia, la uccide a colpi di pietra.