Vita Chiesa

ISTRUZIONE VATICANA SULLE MIGRAZIONI: CARD. HAMAO, DIFFICILE LA RECIPROCITÀ TRA CRISTIANESIMO E ISLAM

La realizzazione della piena “reciprocità “ tra cristiani e musulmani “dipende molto dalla situazione della comunità cristiana” in Paesi a maggioranza islamica e “anche dalle leggi dello Stato, che a volte non consentono la costruzione di un luogo di culto cattolico vicino a uno islamico”. Così il card. Stephen Fumio Hamao, presidente del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, ha risposto ai giornalisti, nel corso della presentazione della “Erga migrantes caritas Christi”, l’Istruzione pubblicata oggi dal suo dicastero in materia. Interrogato circa la mancanza di una cattedrale in un grande Paese islamico (in spirito di “reciprocità”, ad esempio, rispetto alla moschea di Roma), Hamao ha commentato: “Certo, a Riyad non c’è una cattedrale, ma in Europa ci sono diverse chiese accanto a moschee, e credo che questo sia un modello migliore”.

Al centro del documento della Santa Sede, ha sottolineato mons. Agostino Marchetto, segretario del Pontificio Consiglio della pastorale per i migranti e gli itineranti, c’è “il problema etico della ricerca di un nuovo ordine internazionale per una più equa distribuzione dei beni della terra, nella visione della comunità mondiale come famiglia di popoli, con applicazione del diritto internazionale”. Il principio di fondo dell’Istruzione, ha aggiunto padre Michael Blume, sottosegretario dello stesso dicastero, è il “dialogo”, di fronte “a un pluralismo culturale e religioso forse mai sperimentato finora”. “Il nome dell’unico Dio deve diventare sempre di più, qual è, un nome di pace e un imperativo di pace”, ha concluso padre Blume citando l’auspicio espresso dal Papa nella “Novo Millenio Ineunte”. Sir

Istruzione «Erga Migrantes caritas Christi»