Vita Chiesa

Il Papa a giovani e famiglie: la teoria gender è un errore

«Il nostro Dio è il Dio delle parole, il Dio dei gesti, il Dio dei silenzi». Ha spiegato il Papa, rispondendo alla domanda di un giovane. «Pensate ai grandi silenzi della Bibbia», le parole di Francesco: «Per esempio il silenzio nel cuore di Abramo, quando non osava dire qualcosa al figlio, che non era uno sciocco, capiva che qualcosa c’era». «Ma il grande silenzio di Dio è stata la Croce», ha proseguito il Papa, «dove Gesù ha sentito il silenzio del Padre, fino a chiamarlo abbandono. Il nostro è anche un Dio dei silenzi, e non si possono spiegare se non guardando il Crocifisso». «Il dolore dei bambini, ad esempio: perché soffrono i bambini? È uno dei grandi silenzi di Dio. Dio ci ha creato per essere felici, ma tante volte tace».

«Se lei ha 95 anni, io sono Napoleone!». Con queste parole scherzose il Papa si è rivolto ad Erminia, che alla rotonda Diaz sul lungomare Caracciolo le ha rivolto la seconda domanda durante l’incontro con i giovani e le famiglie: «Complimenti come li porta!». «Scartare è diventata una parola chiave, e gli anziani vengono scartati, perché questa società quello che non è utile lo butta», la denuncia del Papa: «I bambini non sono utili, perché avere bambini? Meglio non averli, con un gatto e un cane mi arrangio. E quanta gente preferisce scartare i bambini. Si scartano i bambini, si scartano gli anziani. Noi anziani abbiamo degli acciacchi, portiamo un po’ i problemi agli altri e la gente ci scarta, c’è questa abitudine di farli morire. La miglior medicina per vivere a lungo è l’affetto. Tutti abbiamo bisogno di questa medicina», ha detto il Papa che ha denunciato anche quella «eutanasia nascosta» che consiste nel «non darti le medicine, le cure, farti fare una vita triste, e così si muore».

«Non è una novità: i giovani non vogliono sposarsi, preferiscono convivere. Non è una cosa di moda sposarsi oggi», ha detto il Papa, rispondendo all’ultima domanda che una famiglia gli ha posto. Francesco ha denunciato ancora una volta la «colonizzazione ideologica sulla famiglia» e ha definito la teoria del gender «uno sbaglio della mente umana, che fa tanta confusione, e così la famiglia è sotto attacco». Quanto alla preparazione al matrimonio, «non è la cosa di un corso, come un corso di lingue, diventare sposi in otto lezioni». «Devi cominciare da casa – la proposta del Papa – dagli amici, dalla gioventù, dal fidanzamento, che ha perso il senso sacro del rispetto. Fidanzamento e convivenza sono quasi la stessa cosa. Come prepararsi, allora, a un sacramento? È come un frutto, che matura». Nel matrimonio, poi, «l’io non è molto valido, è il noi. La gioia in due è tre volte gioia, il dolore in due è metà dolore».

Alla rotonda Diaz, già da un’ora prima, era cominciato un concerto di 250 ragazzi di sei bande musicali e un’orchestra formata da ragazzi tra gli 8 e i 15 anni. Sono i protagonisti del progetto «Canta, suona e cammina», promosso dalla Curia di Napoli e dalla Regione Campania. Ogni banda musicale ha un colore, e l’orchestra è la «Sanitansamble», della parrocchia di Santa Maria della Sanità. È la prima volta che i ragazzi si esibiscono tutti insieme: i primi brani hanno risuonato dalla Rotonda Diaz a partire dalle 16 e hanno scandito l’ora di attesa dell’arrivo di Francesco. Tutto napoletano il repertorio, a partire da «O sole mio».