Vita Chiesa

Il mistero della preghiera cristiana

«L’anima mia ha sete del Dio vivente: quando verrò e vedrò il volto di Dio?» (Sal 42,3)

La nostra storia di creature segnate dal desiderio di vedere il volto di Dio ha radici lontane, ha origine nel mistero stesso di Dio.

Come ci ricorda l’evangelista Giovanni nell’incomparabile prologo al suo Vangelo: «In principio era il Verbo, /il Verbo era presso Dio/e il Verbo era Dio/… tutto è stato fatto per mezzo di lui/ e senza di lui niente è stato fatto di tutto ciò che esiste» (Gv. 1, 1.3). È da lui che noi veniamo, è in lui che si spiega il significato della nostra esistenza, ed è ancora lui stesso che facendosi uomo è venuto a rivelarci il meraviglioso disegno del Padre: «E il Verbo si fece carne/e venne ad abitare in mezzo a noi» (Gv 1,14a).

Questo verbo di Dio, che Francesco d’Assisi ci fa contemplare «così degno, così santo, così glorioso… venuto dal cielo e annunciato alla Vergine Maria, dalla quale ricevette la carne della nostra fragile umanità» (S. Francesco, Lettera a tutti i fedeli), prende lui stesso l’iniziativa di incrociare le nostre vite, di accendere nel cuore il desiderio di conoscerlo, di stare con lui e, da lui presi per mano, entrare nell’avventura della conoscenza di noi stessi e del Padre.

«Gesù … vedendo che lo seguivano (i due discepoli del Battista), disse: “Che cercate?»” Gli risposero: “Rabbì (che significa maestro), dove abiti?”. Disse loro: “Venite e vedrete”. Andarono dunque e videro dove abitava e quel giorno si fermarono presso di lui». (Gv 1,38-39).Maestro, dove abiti? Letteralmente: Maestro, dove rimani o dimori? La casa del Figlio di Dio, che il Quarto Vangelo adombra con il verbo menein, «rimanere», è il cuore della Trinità in cui ha avuto inizio la missione di Gesù, Parola fatta carne, venuto ad interpellarci e ad invitarci (venite e vedrete!) a percorrere insieme a lui la strada dell’incontro con il Padre, perché scopriamo in questo incontro la risposta che soddisfa ogni domanda, il significato ultimo dell’esistenza, e insieme sperimentiamo come l’ansia di conoscenza e di pienezza che vive in ogni cuore, nel nostro cuore, possa trovare appagamento. Il mistero della preghiera cristiana, che non può esaurirsi in qualche formula imparata forse da bambini e conosciuta a memoria, e che apre davanti agli occhi del cuore un meraviglioso scenario, è in questo incontro che avviene nel profondo del cuore per l’azione dello Spirito Santo; incontro in cui Gesù stesso, via al Padre (cfr. Gv 14,6) ci introduce, e la Vergine Madre che ci ha preceduto in questa esperienza, ora ci accompagna, incoraggia, aiuta.a cura delle Clarisse di San Casciano Val di Pesa