Vita Chiesa

Inghilterra: mons. Smith (Conferenza episcopale), «No a legge su matrimoni gay»

«È profondamente deludente, ma non inaspettato, il fatto che il governo abbia scelto di procedere con l’introduzione di una legge che cambia la definizione del matrimonio. Insieme ad altre persone di tutte le fedi e a non credenti ci opporremo con vigore a questa legge»: questo il commento dell’arcivescovo Peter Smith, vicepresidente della Conferenza episcopale d’Inghilterra, alla pubblicazione, oggi, della legge sui matrimoni gay da parte del governo di David Cameron.

In un comunicato diffuso dalla Conferenza episcopale cattolica d’Inghilterra e Galles l’arcivescovo Smith spiega che «il matrimonio ha una identità distinta da qualunque altro rapporto, non importa quanto amore o impegno possano esservi coinvolti. Il matrimonio è, e sempre è stato, l’unione di un uomo e una donna per amore e sostegno reciproco, aperto alla procreazione. Il matrimonio, lungo i secoli, è stato il riconoscimento duraturo di questo impegno ed è stato, giustamente, riconosciuto come unico e degno di protezione legale».

«Il problema fondamentale con la legge sul matrimonio omosessuale è che cambierà radicalmente il significato del matrimonio per tutti e, in questo modo, indebolirà il bene comune», dice ancora l’arcivescovo Smith. «Non esiste mandato elettorale per questa legge e il processo di consultazione lo scorso anno è stato un disastro. Diamo il benvenuto alla promessa di un voto libero dei parlamentari sulla legge e speriamo che venga sconfitta».