Vita Chiesa

KEK: METROPOLITA EMMANUEL DI FRANCIA NUOVO PRESIDENTE DELLA CONFERENZA CHIESE EUROPEE

E’ il metropolita Emmanuel di Francia (Patriarcato di Costantinopoli) il nuovo presidente della Conferenza delle Chiese europee (Kek), organismo ecumenico con sede a Ginevra che coordina circa 120 chiese di tradizione ortodossa, protestante, anglicana e vertero-cattolica presenti nel continente europeo. Il metropolita è stato eletto ieri nella città svizzera dal Comitato centrale della Kek e prende la carica che fino ad oggi era stata ricoperta dal pastore protestante Jean Arnold de Clermont. Con il metropolita ortodosso sono stati eletti alla carica dei vice-presidenti la Rev. Cordelia Kopsch della Chiesa protestante di Germania e il vescovo anglicano Christopher Hill. Il Metropolita Emmanuel è nato nel 1958 sull’isola di Creta, in Grecia. Ha studiato teologia a Parigi e negli Stati Uniti. Ordinato sacerdote nel ‘95, il Patriarcato Ecumenico lo ha nominato direttore dell'”Ufficio di collegamento della Chiesa ortodossa presso l’Unione europea”, con sede a Bruxelles. L’anno successivo fu eletto vescovo e nel 2003 divenne metropolita della Metropolia di Francia. E’ presidente dell’Assemblea dei vescovi ortodossi di Francia, co-presidente del Consiglio delle Chiese cristiane di Francia, nonché co-presidente della Conferenza Mondiale delle Religioni per la Pace (WCRP). Dal 2003 era membro del Comitato centrale della Kek. Nel suo discorso di accettazione, il metropolita Emmanuel ha indicato come priorità, il lavoro per la ristrutturazione della Kek e il coordinamento delle attività delle varie Commissioni ed uffici. E’ missione prioritaria della Kek – ha poi aggiunto – favorire “il legame tra l’Europa orientale e occidentale” ed “è di vitale importanza rafforzare il coinvolgimento delle Chiese ortodosse e incoraggiare una loro presenza costruttiva nella vita della Kek”. Altra priorità sottolineata dal metropolita è quella di “lavorare per la re-integrazione della Chiesa ortodossa russa nella vita” della Conferenza. La Chiesa ortodossa russa aveva infatti sospeso la sua adesione nel mese di ottobre 2008, per la mancata ammissione nella Kek della Chiesa ortodossa estone legata al Patriarcato di Mosca. Il nuovo presidente ha inoltre insistito sulla importanza di favorire il dialogo con le istituzioni europee utilizzando l’opportunità del trattato di Lisbona. Ha inoltre sottolineato la necessità di sviluppare il dialogo inter-religioso, nonché – si legge in un comunicato – “una migliore e strutturata cooperazione con la Chiesa cattolica romana in Europa”.Sir