Vita Chiesa

LA PIRA: CHIUSO PROCESSO DIOCESANO BEATIFICAZIONE

L’arcivescovo Ennio Antonelli, cardinale di Firenze, ha dichiarato chiusa la fase diocesana del processo di beatificazione di Giorgio La Pira (Pozzallo 9/1/1904 – Firenze 5/11/1977). La cerimonia è avvenuta nella basilica della Santissima Annunziata. Antonelli, che stamani ha partecipato al primo incontro della Congregazione dei Cardinali dopo la morte del Papa, era rientrato in città appositamente per questo appuntamento e in serata tornerà a Roma.

Il presidente del Tribunale mons. Attilio Piccini ha letto la relazione sullo svolgimento del processo, poi ha posto i sigilli della diocesi sulle scatole che contengono l’intera documentazione. Un notaio ha letto alcuni documenti che sono stati firmati firmati dal cardinale Ennio Antonelli, da mons. Piccini, dal Promotore di Giustizia mons. Andrea Drigani e da Maurizio Certini, direttore del Centro studenti Giorgio La Pira, al quale il materiale è stato affidato per recapitarlo in Vaticano alla Congregazione per le Cause dei Santi dove il processo proseguirà nei prossimi mesi. Al termine della cerimonia il cardinale ha presieduto la Messa nella festa liturgica della Santissima Annunziata.

Durante la Messa il cardinale Antonelli ha ricordato la devozione di La Pira per il Papa: il magistero papale era, per lui, “la roccia su cui si fonda ogni salda costruzione umana”. Parole, ha detto Antonelli, “che trovano conferma nella commozione che accompagna la morte di Giovanni Paolo II”. La vita del Papa, ha sotrtolineato Antonelli, “è stata un capolavoro della misericordia di Dio. Da morti, i santi sono più vivi che mai: e Giovanni Paolo II è più vivo di prima. Ce lo dicono le tante persone che da anni non si avvicinavano al sacramento della confessione, e che in questi giorni chiedono di confessarsi: una delle difficoltà organizzative di queste ore è organizzare un servizio di confessioni per rispondere alle moltissime richieste che vengono dal continuo pellegrinaggio alla salma del Papa”.

Al rito erano presenti il vescovo ausliliare di Firenze Claudio Maniago, il vescovo di Prato Gastone Simoni, il vescovo di Noto Giuseppe Malandrino, il sindaco di Firenze Leonardo Domenici, il presidente della Provincia Matteo Renzi, il sottosegretario alla Difesa Francesco Bosi, il presidente della comunità islamica di Firenze Izzedin Elzir, la vicepresidente della comunità ebraica Daniela Misul. Il Sindaco Domenici, al termine della cerimonia, ha ricordato l’udienza dell’aprile scorso durante la quale Giovanni Paolo II, ricevendo i rappresentanti dell’Anci, indico La Pira a modello per tutti i sindaci d’Italia.

Il processo di beatificazione e canonizzazione di Giorgio La Pira, aperto nel 1986 dal cardinale Silvano Piovanelli, è stato promosso su richiesta dei padri Domenicani, dell’Opera della Regalità (l’istituto secolare di cui La Pira faceva parte) e della Fondazione La Pira. Questa prima fase (che il diritto canonico definisce “processo informativo diocesano sulle virtù eroiche e sulla fama di santità del Servo di Dio Giorgio La Pira») ha richiesto l’esame completo da parte di una commissione di teologi degli scritti editi di La Pira (raccolti in 35 volumi) e degli scritti inediti (lettere, diari, appunti) conservati in gran parte negli archivi della Fondazione La Pira, che ammontano ad alcune decine di migliaia di pagine. Sono state anche raccolte lettere inviate da La Pira in vari paesi del mondo e sono state interrogate centinaia di testimoni in molte zone d’Italia e in diverse città straniere.

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