Vita Chiesa

LA RADIO VATICANA COMPIE 75 ANNI; Il 3 MARZO LA VISITA DI BENEDETTO XVI

Venerdì 3 marzo Benedetto XVI farà visita alla Radio Vaticana (Rv), nella sede di Palazzo Pio. Sarà, ha detto questa mattina padre Federico Lombardi direttore generale di Rv, “il momento più importante delle celebrazioni per il 75 anniversario della radio del Papa”. Durante la conferenza stampa promossa per ricordare questa ricorrenza, padre Lombardi ha spiegato che “Benedetto XVI ha accettato subito l’invito e la sua visita alla radio sarà itinerante. Dal momento che nella nostra sede di Palazzo Pio non esiste un luogo idoneo ad ospitare i circa 400 dipendenti, il Papa percorrerà corridoi, uffici, sale di registrazione incontrando gli operatori che vi lavorano, per arrivare alla Sala Marconi dove terrà un discorso”. Nel corso della visita, ha concluso padre Lombardi, “Benedetto XVI benedirà una targa alla memoria del card. Woytjla posta nella sala di regia dove era solito rilasciare le sue interviste al programma polacco. Si soffermerà, poi, in preghiera nella cappella dell’Annunciazione “.

Impegnata ormai da 75 anni a “diffondere la voce e gli insegnamenti del Romano Pontefice, ad informare sulle attività della Santa Sede, facendosi eco della vita cattolica nel mondo”, la Radio Vaticana “si sente giovane”. Una missione multiculturale, che “rimane attualissima”, esercitata in oltre 40 lingue, “specchio della universalità della Chiesa, del suo rispetto per le culture, del suo desiderio di inculturazione del messaggio evangelico”. Così questa mattina padre Federico Lombardi, direttore generale, ha ricordato l’attività della Radio Vaticana giunta al traguardo dei 75 anni. In una conferenza stampa promossa per ricordare questo anniversario il direttore ha dichiarato che la Rv “è per vocazione storica, una decisa avversaria di ogni colonialismo culturale e una sostenitrice della varietà delle tradizioni culturali nella Chiesa ed è per missione e per tradizione particolarmente impegnata nel sostegno alle Chiese in situazione di difficoltà, perché piccola minoranza o per mancanza di libertà”. A riguardo lo strumento “radio” si mantiene “vitale” dovunque, e in certe parti del mondo “è assolutamente il più capace di penetrazione capillare ed efficace, ma certamente va visto oggi nel contesto più ampio delle comunicazioni sociali moderne, in cui i vari strumenti si integrano e si completano: in particolare radio – internet – Tv”.

In particolare l’impegno sul sito internet, ha detto padre Lombardi, “è il segnale della nostra capacità di realizzare la nostra missione originaria attraverso forme nuove di comunicazione, aggiornate alla frontiera attuale delle tecnologie della comunicazione”. In questa missione Rv non è sola ma ha scambi con “numerose emittenti pubbliche e internazionali. Sono oltre 1000 le emittenti cattoliche che in tutto il mondo tramite satelliti e internet ne ritrasmettono i programmi. La Rv partecipa per questo alla vita delle associazioni dell’emittenza cattolica o cristiana come Signis a livello mondiale o Cerc a livello europeo”. Non meno importanti, ha concluso il direttore, sono “le relazioni operative strette nel mondo vaticano con il Centro televisivo vaticano, l’Osservatore romano e la Sala Stampa”. Altre formE di servizio ricordate da padre Lombardi la “costituzione e custodia dell’archivio sonoro dalla voce del Papa e tutela del suo corretto utilizzo, il servizio di traduzioni e interpretariato, stage di formazioni per giornalisti (una media di 50 ogni anno).Sir