Vita Chiesa

LONDRA, BENEDETTO XVI COMMOSSO PER INCONTRO CON VITTIME ABUSI

(Fonte: ASCA) – Papa Benedetto XVI “si è commosso” ascoltando le storie delle vittime di pedofilia che ha incontrato pochi minuti fa presso la sede della Nunziatura apostolica di Londra. Lo riferisce un comunicato della Santa Sede. Il papa, riferisce il Vaticano, “si è commosso ascoltando le storie delle vittime e ha espresso profondo dolore e vergogna per le sofferenze loro e delle loro famiglie”. Benedetto XVI ha “pregato con loro e ha assicurato che la Chiesa Cattolica, mentre continua a mettere in atto misure efficaci per la protezione dei giovani, sta facendo tutto il possibile per verificare le accuse, per collaborare con le autorità civili e per consegnare alla giustizia il clero e i religiosi accusati di questi gravi crimini”. Il pontefice, come già accaduto durante altri incontri con le vittime, “ha pregato affinché tutte le vittime di abusi possano sperimentare guarigione e riconciliazione e riescano a superare la propria angoscia passata e presente con serenità e nuova speranza per il futuro”. Prima di visitare un ospizio per anziani, il pontefice incontrerà anche un gruppo di professionisti e di volontari che si dedicano alla protezione dei bambini e dei giovani in ambiente ecclesiastico. “La Chiesa Cattolica, mentre continua a mettere in atto misure efficaci per la protezione dei giovani, – prosegue il comunicato vaticano – sta facendo tutto il possibile per verificare le accuse, per collaborare con le autorità civili e per consegnare alla giustizia il clero e i religiosi accusati di questi gravi crimini”. Secondo quanto ha detto alla BBC, Bill Kilgallon, presidente del National Catholic Safeguarding Commission, la struttura indipendente creata dalla Conferenza episcopale inglese per assicurare la sicurezza dei bambini nelle istituzioni cattoliche e dare seguito alle denunce di abusi, Benedetto XVI ha incontrato un gruppo di cinque vittime di abusi sessuali per un colloquio privato durato 30-40 minuti. Le cinque vittime, ha riferito Kilgallon, non hanno dovuto firmare alcuna liberatoria prima dell’incontro, come era stato scritto da alcuni organi di stampa. Alcune delle vittime avevano però chiesto che l’incontro avvenisse lontano dai giornalisti. Kilgallon aveva incontrato alcune delle vittime prima che queste andassero dal papa ma non ha saputo dire cosa si siano detti durante il colloquio. Ha però aggiunto che alcuni di loro sono andati dal pontefice “con la loro rabbia” per quanto avevano subito, “e la rabbia è una cosa positiva perché può essere molta costruttiva” per chi ha subito un trauma come gli abusi.