Vita Chiesa

La famiglia tra amore e legge: convegno di Fuci e Meic ad Arezzo

Il legame tra la Fuci (Federazione universitaria cattolica italiana) e il Meic (Movimento ecclesiale di impegno culturale) è un legame «originario»: l’anno prossimo si celebrerà l’ottantesimo anniversario da quando, a Cagliari, un gruppo di ex-fucini costituì il Movimento Laureati di Azione Cattolica (che successivamente è diventato il Meic) per continuare – da laureati, insegnanti o professionisti – l’impegno di approfondimento culturale e di formazione spirituale che li aveva uniti nelle aule universitarie. Questo legame, oltre a manifestarsi nel naturale passaggio al Meic di molti laureati che hanno vissuto l’esperienza della Fuci, ha dato spesso vita a iniziative comuni.

Anche in applicazione del recente accordo nazionale che ha fissato indirizzi, propositi e strumenti di lavoro comune, i Gruppi toscani della Fuci e del Meic hanno organizzato un convegno regionale che si svolgerà ad Arezzo domenica 2 dicembre (palazzo vescovile, piazza Duomo, 1) sotto il titolo «Amore e legge. La famiglia nel contesto attuale» (inizio ore 10, termine per le 17, con pranzo presso il Seminario).

La citazione dalla Lettera ai Romani che apre il programma del Convegno ci ricorda che «chi ama il prossimo ha adempiuto la legge» e che ogni altro comandamento di riassume nella parola «amore». Siamo dunque invitati a fare dell’amore il fondamento delle nostre relazioni con i fratelli. Per parte sua, la legge, stabilita dagli uomini nell’ambito della loro convivenza civile, fissa regole che garantiscano che queste relazioni siano ispirate al rispetto per gli altri e per la loro libertà. In che rapporto si pongono «amore» e «legge»? La «legge» promuove o ostacola la manifestazione dell’amore?

Questi problemi sorgono in particolare per quel fondamentale legame che si stabilisce tra la donna e l’uomo che si sono scelti per dar vita ad una nuova famiglia e con i figli che da loro nascono: un legame che è sottoposto anche a leggi che tutelano i diritti di tutti i membri della famiglia e ne garantiscono la rilevanza sociale. La legge regola anche tutte quelle situazioni in cui il legame familiare incontra ostacoli e va incontro a fratture. Purtroppo, la situazione attuale vede il moltiplicarsi di difficoltà di questo tipo, nelle quali si vorrebbe che fosse l’amore a risolvere i conflitti, ma per le quali la legge deve anche provvedere a trovare rimedi giuridici a tutela dei coniugi e soprattutto dei figli.

Per discutere di questo difficile tema, nel convegno sono previste -oltre alle introduzioni alle due sessioni, affidate a don Renato Monacci (assistente del Meic di Lucca) e a Franco  Vaccari (psicologo e presidente di Rondine, cittadella della Pace) – due relazioni, di Myriam Tinti, avvocatessa, avvocato rotale e docente alla Urbaniana e alla Gregoriana a Roma e di Rosanna Virgili, biblista.

La partecipazione al Convegno è aperta a chiunque sia interessato, con preghiera di prenotare con un messaggio a piero.tani@fastwebnet.it oppure a fabiopellegrini@hotmail.it.