Vita Chiesa

Livorno, una messa per il popolo della notte

di Chiara DomeniciL’idea sembrerebbe una di quelle cosiddette «di frontiera», ma chi conosce la comunità di San Giovanni Bosco nel quartiere di Coteto a Livorno e il suo parroco, don Luciano Musi, sa quanto la parrocchia tenga al rispetto delle norme liturgiche. Per questo la Messa celebrata alle 22 del sabato sera non vuole essere niente di più che un’occasione per invogliare i giovani a partecipare all’Eucaristia.

«I nostri giovani – afferma don Musi – ormai sembrano vivere solo di notte, soprattutto nel fine settimana. Il sabato sera si recano in discoteca a divertirsi con gli amici e questo non è peccato, ma il rientrare a casa solo all’alba non permette loro di essere presenti alle celebrazioni eucaristiche della domenica mattina perché nel giorno di festa dormono fino all’ora di pranzo e si ritrovano solo nel tardo pomeriggio nei loro luoghi preferiti. Così abbiamo pensato di celebrare una Messa alle 22 del sabato sera. Sarà una celebrazione solenne, animata dagli stessi giovani a cui sono invitati non solo i parrocchiani, ma tutti i ragazzi della diocesi».

L’iniziativa ha ottenuto il consenso del vescovo Diego Coletti, ed è sostenuta da monsignor Domenico Sigalini, vice assistente generale dell’Azione cattolica italiana e si inserisce a pieno nel programma pastorale che la comunità di San Giovanni Bosco sta vivendo e che ha per titolo «Cosa dobbiamo fare per passare da una parrocchia catechizzante ad una parrocchia evangelizzante missionaria». Ovvero una sorta di trasformazione profonda per far comprendere a tutti che la Chiesa non è una distributrice di sacramenti a scadenze fisse, ma una vera e propria famiglia che vive e trasmette il messaggio evangelico.

I ragazzi della parrocchia sono andati a far conoscere questa proposta nei luoghi di ritrovo cittadini ed anche nelle altre comunità della diocesi è stata fatta un po’ di propaganda: il primo appuntamento, sabato scorso, non ha ottenuto una grande partecipazione, ma coloro che erano presenti si sono detti entusiasti ed il passaparola, è risaputo, è sempre stato la pubblicità migliore per ogni novità.

Ma questa Messa notturna in fondo non è una novità, come ha ricordato don Luciano, «liturgicamente, dovremmo sempre ricordare la resurrezione del Signore all’alba della domenica. Le celebrazioni del sabato pomeriggio e addirittura della domenica pomeriggio sono state istituite solo per andare incontro alle esigenze di tutti, ma a guardar bene forse saranno proprio i nostri giovani a ripercorrere il mistero della vittoria di Cristo sulla morte nel momento più giusto!».