Vita Chiesa

MEDIO ORIENTE: INCONTRO PRIMATI CHIESE ORTODOSSE A CIPRO

I primati della Chiese ortodosse del Medio Oriente si sono incontrati ieri su invito di Sua Beatitudine l‘Arcivescovo Chrysostomos II di Cipro, per “discutere della situazione dei cristiani nella regione del Medio Oriente e trovare modi per sostenere e rafforzare la popolazione cristiana perché possa continuare a vivere in queste terre ancestrali”. All’incontro hanno partecipato le Beatitudini, Theodoros II Patriarca di Alessandria e di tutta l‘Africa, Ignazio IV Patriarca di Antiochia e di tutto l‘Oriente, e Teofilo III patriarca di Gerusalemme e della Terra Santa. “I primati delle Chiese – si legge in un comunicato finale diffuso ieri da Cipro – hanno discusso delle sfide politiche e socio-economiche che sono attualmente in corso in Medio Oriente ed hanno sottolineato la necessità di risolvere tutte le questioni conflittuali con metodi pacifici e con dialogo costruttivo”. Parte dei colloqui sono stati riservati all’analisi della situazione in Siria: ha preso la parola il Patriarca di Antiochia Ignazio IV che ha informato dei seri problemi che stanno attraversando le comunità cristiane in Libano e Siria, insistendo sulla necessità di un sostegno della comunità internazionale. Nel comunicato finale, i primati ortodossi hanno fatto appello per un ritorno del Paese alla “pace, alla sicurezza e alla stabilità”. “La Siria – prosegue il comunicato – è un Paese in cui i cristiani esistono fin dagli albori del cristianesimo” e la loro presenza ha sempre saputo coesistere con i musulmani in un rapporto “di rispetto reciproco e di fraternità”. All’incontro si è quindi confermato l’impegno della Chiese ortodosse “a sostenere tutti gli sforzi e le iniziative necessarie al fine di ristabilire la pace e realizzare le aspirazioni di tutti i cittadini della Siria”. Inoltre, si è deciso di creare una “una delegazione delle Chiese ortodosse del Medio Oriente” con il compito di promuovere una campagna di sensibilizzazione internazionale in Europa, a Bruxelles, e negli Stati Uniti d’America per “sensibilizzare e informare il mondo politico a livello internazionale sui problemi del Patriarcato di Antiochia e dei cristiani in Siria”, “dare voce alle attese di pace e riconciliazione e creare consapevolezza dei cristiani in Medio Oriente”. (Sir)