Vita Chiesa

Marcia francescana: i giovani toscani da Montepulciano a piedi fino ad Assisi

«Saremo accolti – spiegano i Frati Minori della Toscana, promotori dell’evento – in alloggi di fortuna messi a disposizione da parrocchie, conventi, scuole e Comuni». I ragazzi si ritroveranno il 24 luglio a Montepulciano. In Toscana saranno effettuate le tappe di Sinalunga, Alberoro, Rondine, Pieve a Socana, e La Verna. Dal santuario, dove sabato 30 luglio i giovani potranno assistere alla diretta della grande veglia della GMG di Cracovia con Papa Francesco, ci sarà poi il trasferimento in Umbria per l’ultima tappa fino ad Assisi, per partecipare alla festa del Perdono, il 2 agosto, e fare ritorno a casa il 3.

La storia della marcia francescana toscana affonda le sue radici in una tradizione nella tradizione, quella dell’olio che arde nella lampada accanto alla tomba di San Francesco. «Ogni anno – ricordano i frati – una regione italiana offre l’olio. Nel 1980 fu il turno della Toscana. In quella circostanza alcuni giovani francescani vollero rifare a piedi il tragitto dell’ultimo viaggio di San Francesco, dal monte della Verna, dove era stato segnato con le stimmate, fino alla città di Assisi. Gli organizzatori si aspettavano circa una trentina di giovani, ma alle iscrizioni si presentarono in più di 100. L’anno successivo la Marcia era già un evento a carattere nazionale, con la partecipazione di 400 persone».

Il pellegrinaggio, oggi come allora, è una forte esperienza di vita, un modo per lasciarsi inquietare e mettere in cammino verso Dio, attraverso l’esperienza della fatica, della condivisione, dell’essenzialità, e della preghiera. «Dunque – affermano gli organizzatori – non resta che mettere uno zaino in spalle e delle scarpe comode, e partire».

La Marcia francescana quest’anno precederà un altro evento eccezionale, la visita di Papa Francesco che sarà ad Assisi il 4 agosto in occasione dell’ottavo centenario del Perdono, nell’Anno Santo della misericordia.   Il Pontefice, hanno annunciato i  Frati minori, si farà «pellegrino in forma semplice e privata nella Basilica papale di Santa Maria degli Angeli, dove si raccoglierà in preghiera ed offrirà il dono della sua parola».