Vita Chiesa

Mass media: mons. Celli (Pccs), «accompagnare» i figli sul web

Un testo che «cerca di mettere a fuoco alcuni aspetti della correlazione tra famiglia e comunicazione» e dal quale «emerge un messaggio sostanzialmente positivo dato che il Papa afferma che la famiglia continua ad essere una grande risorsa e non solo un problema o una istituzione in crisi». Circa l’utilizzo dei media più moderni, «spetta a babbo e mamma aiutare i figli a entrare» nel web e «vivere consapevolmente le reti sociali», ha sottolineato Celli, ricordando come oggi il «continente digitale» sia frequentato massicciamente anche dai minori. «Un bambino di 10 anni vi passa da 3 a 5 ore al giorno, per lo più da solo» e «più del 73% dei nostri bambini e adolescenti navigano in Internet senza i genitori». La strada giusta non passa dal proibire l’accesso al web, ma dall’«educare a come essere presenti, con quale responsabilità» e, al riguardo, la pastorale familiare – ha evidenziato il presidente del Pontificio consiglio – è chiamata a «crescere e affermarsi». «Abbiamo bisogno – ha precisato – di genitori che stiano accanto, accompagnino, introducano, diano quella visione sapienziale che i bambini non possono avere».

«Mantenere un giusto e sano equilibrio» tra «la mia libertà che va protetta e salvaguardata» e «il rispetto dell’altro». È la posizione, circa la libertà di espressione, espressa oggi in Vaticano da monsignor Claudio Maria Celli, a margine della presentazione del Messaggio per la Giornata delle comunicazioni sociali. «Specialmente quando si toccano espressioni così delicate della vita dell’uomo come la dimensione religiosa – ha rilevato -, la mia libertà trova dei punti di riferimento nel rispetto dell’altro, e noi lo dobbiamo sottolineare fortemente». Mons. Celli ha citato l’espressione di Voltaire, «non condivido la tua idea ma darei la vita perché tu la possa esprimere», ricordando che «ci sono conquiste che vanno conservate, mantenute e sottolineate». Ma, ha aggiunto, non vi è «mai una comunicazione libera, che non abbia riferimenti ad altri contenuti» e quindi, come ha detto Papa Francesco, è necessario pure il rispetto della «posizione altrui».