Vita Chiesa

Media Vaticani: siglato accordo tra Segreteria per la comunicazione e Gesuiti

«La convenzione firmata oggi – spiega al Sir mons. Dario E. Viganò – è l’esito di un lento processo di comprensione di una nuova situazione, di come la Compagnia di Gesù possa continuare a servire la Chiesa nella missione apostolica di annunciare il Vangelo in una nuova realtà, appunto la Segreteria per la Comunicazione. Come infatti ha ricordato Papa Francesco, riferendosi alla Segreteria: ‘Non si tratta di un coordinamento o di una fusione di precedenti Dicasteri, ma di costruire una vera e propria istituzione ex novo’». Un importante accordo per la Santa Sede che rinnova dunque la sinergia con la Compagnia di Gesù sul fronte della comunicazione, che vanta origini lontane: «Di strada ne è stata fatta molta dal lontano 1931 – ricorda mons. Viganò – anno della nascita della Radio Vaticana con Papa Pio XI e Guglielmo Marconi. I Gesuiti, anche per la presenza internazionale in una casa vicina alla stazione della Radio, hanno alimentato nel tempo le fila dei redattori portando i messaggio del Papa in ogni angolo del mondo».

«Per questo accordo  afferma ancora mons. Viganò – sono davvero grato alla Compagnia di Gesù, al Generale padre Arturo Sosa Abascal e al suo delegato padre Juan Antonio Guerrero Alves, per lo stile di discernimento compiuto. Posso esprimere la gratitudine non solo mia personale o del Dicastero, ma anche del Santo Padre, che ho sempre tenuto informato sui passi di tale rinnovata presenza dei padri gesuiti nella nuova realtà comunicativa».  «Un ringraziamento particolare – precisa mons. Viganò – va di certo alla Segreteria di Stato, che accompagna la riforma generale della Curia e dunque anche la riforma del sistema dei media, secondo quando determinato dal Santo Padre. Nello specifico, la Segreteria di Stato ha indicato anche i criteri con i quali il Dicastero nel complesso processo di attuazione della Riforma dovrà comportarsi con altre famiglie religiose. Un aiuto al discernimento in vista dei prossimi passi che dovremo compiere».