Vita Chiesa

Natale 2016: mons. Tardelli, «non venga mai meno la speranza»

«La memoria del Natale del Signore è speranza per tutti noi», scrive mons. Tardelli. «Il mio augurio è innanzitutto questo: che non venga mai meno la speranza anche in chi prova dolore e fatica; in chi non ha ancora un lavoro o fugge dal proprio Paese in cerca di una vita migliore». «Che non si spenga la speranza in chi magari è solo o è triste e abbattuto», aggiunge il vescovo. «Non so se l’umanità ha appreso la lezione di umiltà del suo Creatore, se ne abbia compreso l’amore», osserva il vescovo, per il quale «sembrerebbe proprio di no, occupati come siamo a usarci violenza l’un l’altro, a bestemmiare il nome di Dio e a perseguire ostinatamente una fallace felicità fatta di prepotenza, egoismo e prevaricazione». «Parrebbe di no, vedendo soprattutto i bambini, non voluti, non amati e resi vittime di guerre e ingiustizie», prosegue mons. Tardelli, secondo cui «Natale è anche pianto di un piccolo bimbo che non si può soffocare e quindi inquietudine e giudizio sulla nostra indifferenza, sul chiuderci all’accoglienza e all’amore del prossimo». «Auguro a me e a voi – conclude – che riusciamo ad ascoltare il pianto del bimbo di Betlemme e con il suo, quello di tutti i bimbi e sofferenti del mondo e che questo pianto ci spinga ad agire perché si trasformi in riso di gioia».