Vita Chiesa

Nuovi cardinali: mons. Menichelli, «Povertà e famiglia le sfide»

Commentando le nomine cardinalizie annunciate ieri dal Papa al termine dell’Angelus, tra cui la sua, il presule evidenzia: «La Chiesa è per il mondo e per l’umanità e l’umanità ha tante facce. Generalmente noi siamo abituati, per tanti motivi, a vedere la faccia gioiosa; in realtà ci sono anche nelle nostre periferie, cittadine come Ancona, le sofferenze, le povertà, i disagi, le solitudini… sono numerosissime. Allora, questa attenzione, che tutti dobbiamo dare a quelle che ormai abbiamo imparato a chiamare ‘periferie’, dovrebbe diventare l’amore al centro dell’interesse pastorale. Questa è la grande speranza e il grande impegno del rinnovamento della pastorale». Per monsignor Menichelli, «la Chiesa deve muoversi, naturalmente senza abbandonare mai nessuno è ovvio, seguendo due traiettorie, segnate proprio da crisi indotte e da crisi sopportate: una è proprio la povertà e i grandi disagi, le grandi sofferenze che ci sono in giro e che spesso risultano moltiplicate sotto l’enfasi della comunicazione».

«L’altra, che è centrale nella vita della Chiesa, è la famiglia come chiesa domestica – prosegue il presule nella sua analisi -. Dobbiamo assolutamente rinnovare un’alleanza con la famiglia, renderci conto che la famiglia è la dimensione scelta dal Figlio di Dio, farsi vedere misericordia e per essere segno della misericordia di Dio. Ha avuto bisogno di un grembo materno e ha scelto una famiglia. Credo che questi siano i due cammini sui quali muoverci con pazienza, con serenità, con vivo discernimento e – aggiungo – con una grande passione pastorale, invocando il dono dello Spirito affinché ci aiuti a decodificare ciò che di giorno in giorno conosciamo e ciò che di giorno in giorno bussa inquietamente alle nostre porte». Monsignor Menichelli ha invitato a non dimenticare che Gesù «ci ha donato la verità e ci ha donato la misericordia. Il nostro impegno come Chiesa è mettere insieme verità e misericordia perché laddove non ci riusciamo rischiamo di dividere la persona di Cristo. Verità e misericordia nascono dalla persona di Gesù. Noi dobbiamo essere capaci di entrarci dentro, di viverle personalmente, di testimoniarle e di donarle al mondo». Per il 2015 auspica «una Chiesa che riscopra la gioia di non essere sola, di essere in compagnia del Risorto, di essere consolata dallo Spirito, ma anche consolata dal fatto che le persone attendono da lei la Parola che salva».