Vita Chiesa

PAPA: COMMENTO AL MAGNIFICAT. DIO È CON GLI ULTIMI, «ANCHE SE IL SUO PROGETTO È SPESSO NASCOSTO»

Dio è sempre “dalla parte degli ultimi” e “il suo progetto è spesso nascosto sotto il terreno opaco delle vicende umane, che vedono trionfare ‘i superbi, i potenti e i ricchi’”. Lo ha detto oggi Benedetto XVI, durante la seconda parte della catechesi nell’Aula Paolo VI, presenti circa 9.000 partecipanti. La catechesi di oggi – centrata sul Magnificat, il Cantico della Beata Vergine – va a concludere il commento dei Salmi e dei Cantici della Liturgia delle Lodi e dei Vespri, già iniziato da Giovanni Paolo II. Tutto il Magnificat, ha ricordato il Papa, è marcato da “una situazione di concreta umiltà e povertà” perché rivela la “spiritualità degli anawin biblici, ossia di quei fedeli che si riconoscevano ‘poveri’ non solo nel distacco da ogni idolatria della ricchezza e del potere, ma anche nell’umiltà profonda del cuore, spoglio dalla tentazione dell’orgoglio”.

“L’anima della preghiera”, ha proseguito più avanti, è “la lode, il ringraziamento, la gioia riconoscente” di Maria. Ma è nei versi successivi, con una tonalità più corale, che risulta “evidente lo ‘stile’ a cui il Signore della storia ispira il suo comportamento: egli si schiera dalla parte degli ultimi. Il suo è un progetto che è spesso nascosto sotto il terreno opaco delle vicende umane, che vedono trionfare ‘i superbi, i potenti e i ricchi’. Eppure la sua forza segreta è destinata alla fine a svelarsi, per mostrare chi sono i veri eletti di Dio: ‘Coloro che lo temono’, fedeli alla sua parola; ‘gli umili, gli affamati, Israele suo servo’, ossia la comunità del popolo di Dio che, come Maria, è costituita da coloro che sono ‘poveri’, puri e semplici di cuore”.

Il Papa ha salutato poi i pellegrini venuti da Spagna e America Latina, da Polonia, Germania, Slovenia, Inghilterra, Norvegia, Danimarca e Usa. Ha poi rivolto un “affettuoso pensiero” ai cantori della Cappella Sistina e al loro Maestro Giuseppe Liberto, ringraziandoli per il servizio che prestano nelle celebrazioni liturgiche e nelle udienze. Altri saluti ai vescovi del Movimento dei Focolari, agli Oblati di San Giuseppe e ai malati e sposi novelli.Sir