Vita Chiesa

PAPA: IL 18 MAGGIO ESCE «ALZATEVI, ANDIAMO!», IL NUOVO LIBRO SULLA SUA VITA DA VESCOVO

Un “libro di ricordi e di riflessioni”, scritto in pochi mesi, da marzo ad agosto dello scorso anno, “con uno stile diretto, non semplice ma non artificioso”, nello “sforzo di cercare di arrivare al maggior numero possibile di gente”. Così il direttore della sala stampa della Santa Sede, Joaquin Navarro Valls, ha definito la nuova “fatica” letteraria del Papa, che uscirà il 18 maggio (nell’edizione italiana), per i tipi della Mondadori, con il titolo “Alzatevi, andiamo!”. Circa 200 pagine – hanno informato i curatori dell’opera, dando oggi, a Roma, la notizia alla stampa – in cui il Papa racconta in modo autobiografico la sua attività pastorale, dalla elezione a vescovo di Cracovia, nel 1958 a 38 anni, fino ad una “data imprecisata” vicino al 1978, anno della sua elezione al soglio pontificio. “Si è voluto far coincidere la pubblicazione del libro con il 18 maggio, giorno dell’84° compleanno di Giovanni Paolo II – ha sottolineato Maurizio Costa, vicepresidente e amministratore delegato del Gruppo Mondadori – perché vuole essere Lui, il giorno in cui riceverà gli auguri e il calore affettivo della comunità cattolica mondiale, a fare ai cristiani di tutto il mondo il dono della sua esperienza e dei suoi insegnamenti pastorali”. “Il Papa – ha rivelato Navarro – scrive durante il giorno, nei rari momenti di tempo libero: scrive di getto, seguendo il filo dei ricordi, con pochissime correzioni. Conoscendolo, dubito che sarà la sua ultima opera letteraria”, ha aggiunto il portavoce vaticano riferendosi a qualche indiscrezione di stampa, e informando che Giovanni Paolo II ha “parecchio materiale nel cassetto”, anche se non si può parlare di veri e propri “progetti” editoriali. “Alzatevi, andiamo!”, che il 18 marzo uscirà nell’edizione italiana (ma si sta lavorando per farlo uscire, forse in contemporanea, anche in inglese, francese, tedesco e spagnolo) prende il titolo dal versetto del Vangelo di Marco (Mc 14, 42) in cui Gesù, nel Getsemani, invita i suoi discepoli addormentati a seguirlo. “Vado cercando la sorgente della mia vocazione”, scrive Giovanni Paolo II – ha anticipato Navarro – nell’introduzione al volume, che contiene dettagli “intimi, simpatici e anche pieni di humour” sul Wojtyla vescovo, da quell’estate del ’58 in cui, mentre era in canoa, ricevette la chiamata del primate della Polonia che lo cercava per annunciargli la sua nomina episcopale.

Quella del Papa, secondo il portavoce vaticano, è anche “un’analisi realista delle difficoltà che un pastore della Chiesa trova oggi, alle prese con una cultura che si sviluppa se non sull’ateismo, almeno sul vivere ‘come se Dio non esistesse'”. Se “Varcare le soglie della speranza”, scritto dal Papa dieci anni fa – ha osservato Gian Arturo Ferrari, direttore generale della Divisione Libri del Gruppo Mondadori – era “un libro sulla visione del mondo del Pontefice, in particolare sulla connessione tra fede e speranza”, “Alzatevi, andiamo!” è “un libro pieno di freschezza, di vivacità, di vita”. Come quando il Papa descrive il palazzo vescovile di Cracovia: “Le persone avevano sempre accesso diretto a me, l’ingresso era consentito a tutti”, e aggiunge: “Era la vita”.

Oltre al passo appena citato, Ferrari ha letto le ultime righe del nuovo libro di Giovanni Paolo II, in cui il Santo Padre ripete ai suoi “fratelli” vescovi l’invito di Gesù nel Getsemani: “Non era Lui solo a dover andare verso l’adempimento della volontà del Padre, ma anch’essi con Lui…Andiamo fidandoci di Cristo, sarà Lui ad accompagnarci fino alla meta che lui solo conosce”. Sir