Vita Chiesa

PITIGLIANO, INIZIATO IL SINODO DIOCESANO

Data storica quella di domenica 28 settembre 2003 per la diocesi di Pitigliano-Sovana-Orbetello. Dopo quasi 70 anni la cattedrale diocesana è stata testimone dell’apertura di un sinodo. L’antichissima chiesa romanica di Sovana, bella ed austera come sempre, ha ripreso vita colorandosi delle vesti liturgiche di una sessantina di sacerdoti e diaconi, guidati da tre vescovi, dei sai bianchi, neri, blu e marroni delle decine suore e delle vesti multicolori di un centinaio di fedeli laici accompagnati dalle famiglie, nominati dal vescovo mons. Mario Meini padri sinodali, cioè animatori e protagonisti del sinodo diocesano che nell’occasione è stato aperto ufficialmente.

Nell’omelia il vescovo Meini ha ripercorso le tappe che hanno portato a questo momento ed è apparso visibilmente soddisfatto e anche un po’ commosso quando ha pronunciato la formula per l’indizione ufficiale del sinodo.

Dopo l’omelia tutti gli oltre 150 sinodali hanno promesso il loro impegno emettendo la solenne professione di fede. Da quel momento si sono assunti il compito di essere coloro che, attraverso le riunioni già programmate, riscriveranno le regole che governeranno la nostra Chiesa locale nei prossimi decenni, fino a che un altro sinodo potrà fare altrettanto. Il vangelo infatti è sempre lo stesso, ma l’umanità cambia, per cui compito della Chiesa è quello di stare sempre al passo con i tempi e di dare le risposte giuste alle esigenze umane che mutano.Il sinodo ha questo scopo.Al termine della celebrazione i tre vescovi, mons. Meini, mons. Santucci di Massa marittima e mons. D’Ascenzi, emerito di Arezzo e già vescovo di Pitigliano, hanno consegnato ai sinodali un plico con il regolamento del sinodo e la bozza del primo documento che sarà esaminato negli incontri che inizieranno venerdì 10 ottobre a Pitigliano presso la sala Ildebrando. Il documento, di una decina di pagine, è intitolato «Comunicare il vangelo» e contiene sollecitazioni e norme per trovare nuove vie nella comunicazione del messaggio cristiano in un mondo che è cambiato e cambia continuamente. Ai sinodali il compito di leggerlo, modificarlo, emendarlo e, infine, approvarlo democraticamente in assemblea.