Vita Chiesa

Papa: Angelus, “noi amiamo aggiungere, a Gesù piacciono le sottrazioni”. “Proviamo a condividere di più”

“Il Signore può fare molto con il poco che gli mettiamo a disposizione”. Ne è convinto il Papa, che al termine della messa celebrata in sua rappresentanza da mons. Fisichella per la Giornata mondiale dei nonni e degli anziani si è affacciato dalla sua finestra per l’Angelus e ai presenti in piazza San Pietro ha ricordato che Dio “fa cose grandi a partire da quelle piccole, da quelle gratuite”. “Le nostre piccolezze a Gesù, e lui fa cose grandi”, ha aggiunto a braccio. Di qui la centralità della “logica della piccolezza e del dono, tanto diversa dalla nostra”. “Noi cerchiamo di accumulare, di aumentare quel che abbiamo; Gesù invece chiede di donare, di diminuire. Noi amiamo aggiungere, ci piacciono le addizioni; a Gesù piacciono le sottrazioni, il togliere qualcosa per darlo agli altri”, ha fatto notare Francesco: “Noi vogliamo moltiplicare per noi; Gesù apprezza quando dividiamo con gli altri, quando condividiamo”. “Il vero miracolo, dice Gesù, non è la moltiplicazione che produce vanto e potere, ma la divisione, la condivisione, che accresce l’amore e permette a Dio di compiere prodigi”, il commento all’episodio evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci, al centro anche dell’omelia preparata per la Giornata e letta durante la messa in basilica di S. Pietro da mons. Fisichella. “Proviamo a condividere di più, proviamo la strada che Gesù ci insegna”, l’aggiunta a braccio.

“Anche oggi il moltiplicarsi dei beni non risolve i problemi senza una giusta condivisione”, ha poi proseguito commentando l’episodio evangelico della moltiplicazione dei pani e dei pesci. “Viene alla mente la tragedia della fame, che riguarda in particolare i più piccoli”, le parole di Francesco all’Angelus guidato dalla sua finestra che si affaccia in piazza San Pietro: “È stato calcolato che ogni giorno nel mondo circa settemila bambini sotto i cinque anni muoiono per motivi legati alla malnutrizione, perché non hanno di che sopravvivere”. “Di fronte a scandali come questi – ha spiegato il Papa – Gesù rivolge anche a noi un invito, un invito simile a quello che probabilmente ricevette il ragazzo del Vangelo, che non ha nome e nel quale possiamo vederci tutti noi: ‘Coraggio, dona il poco che hai, i tuoi talenti e i tuoi beni, mettili a disposizione di Gesù e dei fratelli. Non temere, nulla andrà perso, perché, se condividi, Dio moltiplica. Scaccia la falsa modestia di sentirti inadeguato, fidati. Credi nell’amore, nel potere del servizio, nella forza della gratuità’”.