Vita Chiesa

Papa Francesco: Angelus, «Una Bibbia in ogni famiglia!»

Ricordando la concelebrazione eucaristica nella basilica di San Pietro, per l’inaugurazione dell’Assemblea generale straordinaria del Sinodo dei vescovi, il Pontefice ha sottolineato: «I padri sinodali, provenienti da ogni parte del mondo, insieme con me vivranno due intense settimane di ascolto e di confronto, fecondate dalla preghiera», sul tema «Le sfide pastorali sulla famiglia nel contesto dell’evangelizzazione». Oggi, ha proseguito, «la Parola di Dio presenta l’immagine della vigna come simbolo del popolo che il Signore si è scelto. Come una vigna, il popolo richiede tanta cura, richiede un amore paziente e fedele. Così fa Dio con noi, e così siamo chiamati a fare noi Pastori. Anche prendersi cura della famiglia è un modo di lavorare nella vigna del Signore, perché produca i frutti del Regno di Dio».

Ma «perché la famiglia possa camminare bene, con fiducia e speranza, bisogna che sia nutrita dalla Parola di Dio. Per questo – ha affermato Francesco – è una felice coincidenza che proprio oggi i nostri fratelli Paolini abbiano voluto fare una grande distribuzione della Bibbia, qui in piazza e in tanti altri luoghi. Ringraziamo i nostri fratelli Paolini! Lo fanno in occasione del centenario della loro fondazione, da parte del beato Giacomo Alberione, grande apostolo della comunicazione». Allora oggi,» mentre si apre il Sinodo per la famiglia, con l’aiuto dei Paolini possiamo dire: una Bibbia in ogni famiglia!». A chi potrebbe obiettare: «Ma Padre, noi ne abbiamo due, tre…», il Papa ha risposto: «Ma dove le avete nascoste?… La Bibbia non è per metterla in uno scaffale, ma per tenerla a portata di mano, per leggerla spesso, ogni giorno, sia individualmente che insieme, marito e moglie, genitori e figli, magari la sera, specialmente la domenica. Così la famiglia cresce, cammina, con la luce e la forza della Parola di Dio!». Infine, ha invitato «tutti a sostenere i lavori del Sinodo con la preghiera, invocando la materna intercessione della Vergine Maria» e si è associato «spiritualmente» a quanti, ieri, nel santuario di Pompei, hanno elevato la tradizionale «supplica» alla Madonna del Rosario. «Che ottenga la pace, alle famiglie e al mondo intero!», l’auspicio.

«Rendiamo grazie a Dio per questa fedele discepola di Cristo, che condusse un’intensa vita spirituale». Lo ha detto, ieri mattina, dopo l’Angelus Papa Francesco, ricordando che sabato negli Stati Uniti è stata proclamata beata Suor Maria Teresa Demjanovich, delle Suore della carità di santa Elisabetta. Poi facendo riferimento alla celebrazione ieri in Italia della Giornata per l’abbattimento delle barriere architettoniche, ha incoraggiato «quanti si adoperano per garantire pari opportunità di vita per tutti, indipendentemente dalla condizione fisica di ogni individuo» e ha auspicato che «le Istituzioni e i singoli cittadini siano sempre più attenti a questo importante obiettivo sociale». Tra i saluti, un pensiero agli studenti giunti dall’Australia e a quelli del San Bonaventura Gymnasium Dillingen (Germania), ai giovani della Giordania, all’Associazione San Giovanni de Matha, ai fedeli della parrocchia di San Paolo in Bergamo e ai «pellegrini giunti in bicicletta dal milanese nel ricordo di Santa Gianna Beretta Molla, santa madre di famiglia, testimone del Vangelo della vita», incoraggiandoli «a proseguire le loro iniziative di solidarietà in favore delle persone più fragili». Infine, la richiesta: «Per favore non dimenticatevi: pregate per il Sinodo, pregate la Madonna affinché custodisca questa Assemblea sinodale. Pregate per me».