Vita Chiesa

Papa Francesco, Angelus: «la vera missione non è mai proselitismo»

«Ma come si fa questa attrazione a Cristo?», si è chiesto Francesco: «Con la propria testimonianza, a partire dalla forte unione con Lui nella preghiera, nell’adorazione e nella carità concreta, che è servizio a Gesù presente nel più piccolo dei fratelli. Ad imitazione di Gesù, pastore buono e misericordioso, e animati dalla sua grazia, siamo chiamati a fare della nostra vita una testimonianza gioiosa che illumina il cammino, che porta speranza e amore». La festa liturgica del battesimo di Gesù, secondo il Papa, «ci fa riscoprire il dono e la bellezza di essere un popolo di battezzati, cioè di peccatori – tutti lo siamo – di peccatori salvati dalla grazia di Cristo, inseriti realmente, per opera dello Spirito Santo, nella relazione filiale di Gesù con il Padre, accolti nel seno della madre Chiesa, resi capaci di una fraternità che non conosce confini e barriere». «Sempre umiltà, mitezza e fermezza», la raccomandazione finale.

«La Confermazione o Cresima non è solo un punto di arrivo – come alcuni dicono, il sacramento dell’addio, no, no! –, è soprattutto un punto di partenza nella vita cristiana». Lo ha detto il Papa, che dopo la recita dell’Angelus ha salutato, tra gli altri, un gruppo di giovani di Cagliari, incoraggiati a «proseguire il cammino iniziato con il sacramento della Confermazione». «Avanti, con la gioia del Vangelo!», l’invito.