Vita Chiesa

Papa Francesco Angelus: «non essere dominati dalle realtà materiali, ma governarle»

«Un invito alla sobrietà, a non essere dominati dalle cose di questo mondo, dalle realtà materiali, ma piuttosto a governarle». A rivolgerlo ai fedeli, durante l’Angelus di ieri, è stato il Papa, che all’inizio del nuovo anno liturgico ha ammonito: «Se ci lasciamo condizionare e sopraffare da esse, non possiamo percepire che c’è qualcosa di molto importante: il nostro incontro finale con il Signore: e questo è l’importante. Quello, quell’incontro. E le cose di ogni giorno devono avere questo orizzonte, devono essere indirizzate a quell’orizzonte». di qui l’ «invito alla vigilanza, perché non sapendo quando egli verrà, bisogna essere sempre pronti a partire». «In questo tempo di Avvento, siamo chiamati ad allargare l’orizzonte del nostro cuore, a farci sorprendere dalla vita che si presenta ogni giorno con le sue novità», l’esortazione di Francesco: «Per fare ciò – ha spiegato – occorre imparare a non dipendere dalle nostre sicurezze, dai nostri schemi consolidati, perché il Signore viene nell’ora in cui non immaginiamo. Viene per introdurci in una dimensione più bella e più grande».

«Vorrei assicurare la mia preghiera per le popolazioni del Centro America, specialmente Costa Rica e Nicaragua, colpite da un uragano e, quest’ultimo, anche da un forte sisma. E prego anche per quelle del Nord Italia che soffrono per le alluvioni». È la doppia preghiera del Papa, pronunciata ieri dopo la recita dell’Angelus. Tra le migliaia di fedeli che hanno gremito piazza San Pietro, Francesco ha salutato in particolare «i fedeli provenienti dal Libano, dall’Egitto, dalla Slovacchia, e il coro di Limburg». Poi la comunità ecuadoriana,  le famiglie del Movimento «Tra Noi», i gruppi di Altamura, Rieti, San Casciano in Val di Pesa, l’Unitalsi di Capaccio e gli alunni di Bagheria. «A tutti auguro una buona domenica e un buon cammino di Avvento per incontrare il Signore», l’augurio del Papa: «Che sia un tempo di speranza! Andare incontro al Signore che viene incontro a noi. La speranza vera, fondata sulla fedeltà di Dio e sulla nostra responsabilità».