Vita Chiesa

Papa Francesco: Concistoro, «Non principi della Chiesa, ma chiamati a servire»

«Gesù cammina decisamente verso Gerusalemme», ha proseguito il Pontefice, e tra il suo cuore e quelli dei discepoli «c’è una distanza, che solo lo Spirito Santo potrà colmare. Gesù lo sa; per questo è paziente con loro, parla loro con franchezza, e soprattutto li precede, cammina davanti a loro». Lungo il cammino, «i discepoli stessi sono distratti da interessi non coerenti con la ‘direzione’ di Gesù, con la sua volontà che è un tutt’uno con la volontà del Padre». «I due fratelli Giacomo e Giovanni – ha osservato Francesco – pensano a come sarebbe bello sedere alla destra e alla sinistra del re d’Israele (cfr v. 37). Non guardano la realtà! Credono di vedere e non vedono, di sapere e non sanno, di capire meglio degli altri e non capiscono…». La realtà invece, chiarisce il Papa, «è tutt’altra, è quella che Gesù ha presente e che guida i suoi passi. La realtà è la croce, è il peccato del mondo che Lui è venuto a prendere su di sé e sradicare dalla terra degli uomini e delle donne. La realtà sono gli innocenti che soffrono e muoiono per le guerre e il terrorismo; sono le schiavitù che non cessano di negare la dignità anche nell’epoca dei diritti umani; la realtà è quella di campi profughi che a volte assomigliano più a un inferno che a un purgatorio; la realtà è lo scarto sistematico di tutto ciò che non serve più, comprese le persone».

Durante la sua vita pubblica, Gesù – ha proseguito il Papa, commentando il passo del Vangelo secondo Marco, nel quale Gesù annuncia per la terza volta la sua morte e resurrezione ­- «ha manifestato la tenerezza del Padre, risanando tutti quelli che erano sotto il potere del maligno (cfr At 10,38)». Ora, camminando verso Gerusalemme, «sa che è venuto il momento di andare a fondo, di strappare la radice del male, e per questo va risolutamente verso la croce». «Anche noi, fratelli e sorelle, siamo in cammino con Gesù su questa strada – ha osservato il Pontefice -. In particolare mi rivolgo a voi, carissimi nuovi Cardinali. Gesù ‘cammina davanti a voi’ e vi chiede di seguirlo decisamente sulla sua via. Vi chiama a guardare la realtà, a non lasciarvi distrarre da altri interessi, da altre prospettive. Lui non vi ha chiamati a diventare ‘principi’ nella Chiesa, a ‘sedere alla sua destra o alla sua sinistra’. Vi chiama a servire come Lui e con Lui. A servire il Padre e i fratelli. Vi chiama ad affrontare con il suo stesso atteggiamento il peccato del mondo e le sue conseguenze nell’umanità di oggi». «Seguendo Lui – prosegue Francesco -, anche voi camminate davanti al popolo santo di Dio, tenendo fisso lo sguardo alla Croce e alla Risurrezione del Signore». Di qui l’invocazione allo Spirito Santo, per intercessione della Vergine Madre, «perché colmi ogni distanza tra i nostri cuori e il cuore di Cristo, e tutta la nostra vita diventi servizio a Dio e ai fratelli».

Oggi, al termine della celebrazione del Concistoro, il Papa e i nuovi cardinali si recheranno al Monastero «Mater Ecclesiae» per incontrare il Papa Emerito, Benedetto XVI. Dopo l’incontro, i 5 nuovi porporati tornano in Aula Paolo VI per la visita di cortesia. Lo riferisce la sala stampa vaticana.