Vita Chiesa

Papa Francesco: «La Croce di Gesù è la risposta di Dio al male del mondo»

Anche il profumo dei «cedri del Libano» ha portato una ventata di freschezza a Roma e nella Vecchia Europa, ma pure un grido di dolore dalle terre del Medio Oriente. Sono stati, infatti, i giovani del Libano quest’anno a dar voce alle meditazioni della Via Crucis del Venerdì Santo al Colosseo. A loro, sotto la guida del patriarca di Antiochia dei maroniti, il cardinale Béchara Boutros Raï, Benedetto XVI aveva chiesto di esprimere, nelle XIV stazioni della Passione di Cristo, le ansie e le attese dei popoli del Medio Oriente. Quando il Santo Padre è arrivato, è stato salutato dal sindaco di Roma, Gianni Alemanno, e dalle altre autorità civili e religiose presenti. Con il sindaco il Papa, particolarmente sorridente, ha scambiato qualche battuta. La folla ha acclamato Francesco con tanti “Viva il Papa”.

«Vi ringrazio di aver partecipato numerosi a questo momento di intensa preghiera. E ringrazio anche tutti coloro che si sono uniti a noi tramite i mezzi di comunicazione, specialmente le persone malate e anziane». Come sempre, nella semplicità, è intervenuto Papa Francesco, al termine della Via Crucis al Colosseo.

«Non voglio aggiungere tante parole – ha detto il Papa -. In questa notte deve rimanere una sola parola, che è la Croce stessa. La Croce di Gesù è la Parola con cui Dio ha risposto al male del mondo». A volte, ha aggiunto, «ci sembra che Dio non risponda al male, che rimanga in silenzio. In realtà Dio ha parlato, ha risposto, e la sua risposta è la Croce di Cristo: una Parola che è amore, misericordia, perdono». Ma, ha avvertito il Pontefice, «è anche giudizio: Dio ci giudica amandoci. Ricordiamo questo: Dio ci giudica amandoci. Se accolgo il suo amore sono salvato, se lo rifiuto sono condannato, non da Lui, ma da me stesso, perché Dio non condanna, Lui solo ama e salva».

«La parola della Croce è anche la risposta dei cristiani al male che continua ad agire in noi e intorno a noi», ha spiegato Papa Francesco. «I cristiani – ha chiarito il Santo Padre – devono rispondere al male con il bene, prendendo su di sé la croce, come Gesù”. Questa sera, ha proseguito il Pontefice facendo riferimento alle meditazioni che hanno accompagnato le Stazioni della Via Crucis, «abbiamo sentito la testimonianza dei nostri fratelli del Libano: sono loro che hanno composto queste belle meditazioni e preghiere. Li ringraziamo di cuore per questo servizio e soprattutto per la testimonianza che ci danno». «Lo abbiamo visto – ha precisato Francesco – quando il Papa Benedetto è andato in Libano: abbiamo visto la bellezza e la forza della comunione dei cristiani di quella Terra e dell’amicizia di tanti fratelli musulmani e di molti altri. È stato un segno per il Medio Oriente e per il mondo intero: un segno di speranza». Allora, è stato l’invito, «continuiamo questa Via Crucis nella vita di tutti i giorni. Camminiamo insieme sulla via della Croce, camminiamo portando nel cuore questa Parola di amore e di perdono. Camminiamo aspettando la Risurrezione di Gesù! Che ci ama tanto. È tutto amore».