Vita Chiesa

Papa Francesco, Messa a S. Marta: ipocrisia e opportunismo rendono il cuore «debole»

Al centro delle parole del Papa il Vangelo del giorno, in cui i capi dei sacerdoti chiedono a Gesù con quale autorità compia le sue opere. E’ una domanda – ha spiegato Francesco – che dimostra il «cuore ipocrita» di questa gente: «a loro non interessava la verità», cercavano solo i loro interessi e andavano «secondo il vento: ‘Conviene andare di qua, conviene andare di là…’ erano banderuole, eh, tutti! Tutti. Senza consistenza. Un cuore senza consistenza. E così negoziavano tutto: negoziavano la libertà interiore, negoziavano la fede, negoziavano la patria, tutto, meno le apparenze. A loro importava uscire bene dalle situazioni». Erano opportunisti: «approfittavano delle situazioni». Eppure – ha proseguito il Papa – «qualcuno di voi potrà dirmi: ‘Ma padre, questa gente era osservante della legge. Sì, è vero, ma nelle apparenze. Erano forti, ma al di fuori. Erano ingessati. Il cuore era molto debole, non sapevano in cosa credevano. E per questo la loro vita era, la parte di fuori, tutta regolata, ma il cuore andava da una parte all’altra: un cuore debole e una pelle ingessata, forte, dura».

Gesù al contrario, per il Papa «ci insegna che il cristiano deve avere il cuore forte, il cuore saldo, il cuore che cresce sulla roccia, che è Cristo: non si negozia il cuore, non si negozia la roccia. La roccia è Cristo, non si negozia!». «Questo è il dramma dell’ipocrisia di questa gente», ha commentato il Papa: «Erano tanto rigidi nelle loro discipline: rigidi nella pelle, ma, come Gesù gli dice, ‘putrefatti nel cuore’, deboli, deboli fino alla putredine. Tenebrosi nel cuore». Papa Francesco ha ricordato che quando Pio XII «ci liberò da quella croce tanto pesante che era il digiuno eucaristico, tanti farisei si sono scandalizzati. Perché Pio XII aveva fatto come Gesù: ha visto il bisogno della gente». «Anche la nostra vita può diventare così», ha ammonito il Papa denunciando ipocrisia e opportunismo: «Alcune volte, vi confesso una cosa, quando io ho visto un cristiano, una cristiana così, col cuore debole, non fermo, non saldo sulla roccia – Gesù – e con tanta rigidità fuori, ho chiesto al Signore: ‘Ma Signore buttagli una buccia di banana davanti, perché faccia una bella scivolata, si vergogni di essere peccatore e così incontri Te, che Tu sei il Salvatore». Di qui l’auspicio che «il nostro cuore sia semplice, e così possiamo essere amabili, perdonatori, comprensivi con gli altri, di cuore ampio con la gente, misericordiosi. Mai condannare».