Vita Chiesa

Papa Francesco: Messa a S. Marta per Benedetto XVI

Nell’omelia, il Papa ha esortato a non opporre «resistenza» all’opera dello Spirito Santo, che «ci dà fastidio, perché ci muove, ci fa camminare, spinge la Chiesa ad andare avanti. E noi siamo come Pietro nella Trasfigurazione: ‘vogliamo addomesticare lo Spirito Santo. E quello non va. Perché Lui è Dio e Lui è quel vento che va e viene e tu non sai da dove. È la forza di Dio, è quello che ci dà la consolazione e la forza per andare avanti. Ma: andare avanti! E questo dà fastidio. La comodità è più bella». Una «tentazione», questa, presente «ancora oggi», ha ammonito il Papa citando il Concilio, che «è stato un’opera bella dello Spirito Santo». «Pensate a Papa Giovanni», ha detto il Santo Padre: «Sembrava un parroco buono e lui è stato obbediente allo Spirito Santo e ha fatto quello. Ma dopo 50 anni, abbiamo fatto tutto quello che ci ha detto lo Spirito Santo nel Concilio? In quella continuità della crescita della Chiesa che è stato il Concilio? No. Festeggiamo questo anniversario, facciamo un monumento, ma che non dia fastidio».

«Non vogliamo cambiare», ha ammonito il Papa: «Di più: ci sono voci che vogliono andare indietro. Questo si chiama essere testardi, questo si chiama voler addomesticare lo Spirito Santo, questo si chiama diventare stolti e lenti di cuore». Succede lo stesso, per il Papa, «anche nella nostra vita personale», quando «lo Spirito ci spinge a prendere una strada più evangelica», ma noi resistiamo». Di qui l’esortazione finale: «non opporre resistenza allo Spirito Santo. È lo Spirito che ci fa liberi, con quella libertà di Gesù, con quella libertà dei figli di Dio», che tramite lo Spirito «ci fa andare avanti nella strada della santità, quella santità tanto bella della Chiesa. La grazia della docilità allo Spirito Santo. Così sia».