Vita Chiesa

Papa Francesco: Messa per due nuovi santi, «non scappare dalla Croce», Dio vince la morte

Hanno partecipato alla cerimonia anche il presidente polacco, Andrzej Duda, e il ministro della cultura svedese, Alice Bah Kuhnke. Migliaia i fedeli presenti, che oltre alla piazza delimitata dal colonnato del Bernini hanno gremito anche parte di via della Conciliazione. Ad accompagnare Francesco sull’altare 40 cardinali, tra cui Stanislao Dziwisz, arcivescovo di Cracovia, e 30 presuli tra cui Anders Arborelius, vescovo di Stoccolma, insieme all’arcivescovo luterano di Uppsala, Antje Jackelen. «Nella Passione di Cristo – ha spiegato il Papa – c’è la risposta di Dio al grido angosciato e a volte indignato, che l’esperienza del dolore e della morte suscita in noi. Si tratta di non scappare dalla Croce, ma di rimanere lì, come fece la Vergine Madre, che soffrendo insieme a Gesù ricevette la grazia di sperare contro ogni speranza». I due nuovi santi, ha sottolineato Francesco, «sono rimasti intimamente uniti alla passione di Gesù e in loro si è manifestata la potenza della sua Risurrezione». «Anche con i peccatori, ad uno ad uno, Gesù non cessa di far risplendere la vittoria della grazia che dà vita», ha proseguito il Papa: «Dice alla Madre Chiesa: ‘Dammi i tuoi figli’, che siamo tutti noi. Egli prende su di sé i nostri peccati, li toglie e ci restituisce vivi alla Chiesa stessa. E ciò avviene in modo speciale durante questo Anno Santo della Misericordia. La Chiesa oggi ci mostra due suoi figli che sono testimoni esemplari di questo mistero di risurrezione».

Dopo la Messa, prima della recita dell’Angelus di ieri, Papa Francesco ha salutato le autorità polacche e svedesi, presenti alla Messa celebrata poco prima: «Il Signore per intercessione dei due nuovi Santi benedica le vostre nazioni», le sue parole. Quindi l’invito rivolto ai fedeli: «Tutti insieme ci rivolgiamo ora in preghiera alla Vergine Maria, perché ci guidi sempre nel cammino della santità e ci sostenga nel costruire giorno per giorno la giustizia e la pace».