Vita Chiesa

Papa Francesco, Regina caeli: «Importunare i pastori». Preghiera per le mamme

«Molti anche oggi, come ai tempi di Gesù – ha avvertito il Pontefice -, si propongono come ‘pastori’ delle nostre esistenze; ma solo il Risorto è il vero Pastore, che ci dà la vita in abbondanza». Di qui l’invito rivolto a tutti «ad avere fiducia nel Signore che ci guida. Ma non solo ci guida: egli ci accompagna, cammina con noi. Ascoltiamo con mente e cuore aperti la sua Parola, per alimentare la nostra fede, illuminare la nostra coscienza e seguire gli insegnamenti del Vangelo». Poi il Santo Padre ha proseguito con un’esortazione: «In questa domenica preghiamo per i pastori della Chiesa, per tutti i vescovi, compreso il vescovo di Roma, per tutti i sacerdoti, per tutti! In particolare preghiamo per i nuovi sacerdoti della diocesi di Roma, che ho ordinato poco fa, nella Basilica di San Pietro. Un saluto a questi 13 sacerdoti!».

«Il Signore aiuti noi pastori ad essere sempre fedeli al Maestro e guide sagge e illuminate del popolo di Dio a noi affidato», ha pregato Francesco, che ha chiesto anche ai fedeli di aiutare vescovi e sacerdoti «ad essere buoni pastori». A questo proposito, ha detto di aver letto «una cosa bellissima di come il popolo di Dio aiuta i vescovi e i sacerdoti ad essere buoni pastori». Si tratta di uno scritto di san Cesario di Arles, un padre dei primi secoli della Chiesa, che spiegava «come il popolo di Dio deve aiutare il pastore, e faceva questo esempio: quando il vitellino ha fame va dalla mucca, dalla madre, a prendere il latte. La mucca, però, non lo dà subito: sembra che se lo trattenga per sé. E cosa fa il vitellino? Bussa col suo naso alla mammella della mucca, perché venga il latte. È bella l’immagine! ‘Così voi – dice questo santo – dovete essere con i pastori: bussare sempre alla loro porta, al loro cuore, perché vi diano il latte della dottrina, il latte della grazia e il latte della guida’». E, ha aggiunto, «vi chiedo, per favore, di importunare i pastori, di disturbare i pastori, tutti noi pastori, perché possiamo dare a voi il latte della grazia, della dottrina e della guida. Importunare! Pensate a quella bella immagine del vitellino, come importuna la mamma perché gli dia da mangiare».

A imitazione di Gesù, ha affermato il Papa riprendendo l’«Evangelii gaudium», «ogni Pastore a volte si porrà davanti per indicare la strada e sostenere la speranza del popolo», «altre volte starà semplicemente in mezzo a tutti con la sua vicinanza semplice e misericordiosa, e in alcune circostanze dovrà camminare dietro al popolo, per aiutare coloro che sono rimasti indietro. Che tutti i Pastori siano così! Ma voi importunate i pastori, perché diano la guida della dottrina e della grazia». Ricordando che ieri si celebrava la Giornata mondiale di preghiera per le vocazioni, il Pontefice ha sottolineato che «la chiamata a seguire Gesù è nello stesso tempo entusiasmante e impegnativa. Perché si realizzi, è necessario sempre entrare in profonda amicizia con il Signore per poter vivere di Lui e per Lui». Perciò, il Santo Padre ha esortato a pregare «perché anche in questo tempo, tanti giovani sentano la voce del Signore, che ha sempre il rischio di venire come soffocata da tante altre voci. Preghiamo per i giovani: forse qui in piazza c’è qualcuno che sente questa voce del Signore che lo chiama al sacerdozio; preghiamo per lui, se è qui, e per tutti i giovani che sono chiamati».

Una preghiera per tutte le mamme: ha invitato a farla, ieri mattina, Papa Francesco, dopo la recita del Regina Cæli, in occasione della festa della mamma. «Vi invito a dedicare un bel ricordo e una preghiera a tutte le mamme. Salutiamo le mamme! Affidandole alla mamma di Gesù, preghiamo la Madonna per le nostre mamme e per tutte le mamme». Dopo la recita di un’«Ave Maria…», il Pontefice ha rivolto ancora «un grande saluto alle mamme: un grande saluto!». Il Santo Padre ha salutato anche «le Comunità neocatecumenali che in queste domeniche del tempo di Pasqua portano l’annuncio di Gesù risorto in 100 piazze di Roma e in tante città del mondo». «Il Signore – ha affermato – vi doni la gioia del Vangelo! E andate avanti, voi, che siete bravi!». Una «benedizione speciale» poi «per i bambini e i ragazzi che hanno ricevuto o stanno per ricevere la Prima Comunione e la Cresima. E anche per i familiari e gli amici dei nuovi sacerdoti della diocesi di Roma» che il Papa ha ordinato ieri mattina. Infine, un saluto al Corpo Forestale dello Stato, che organizza la festa nazionale delle Riserve Naturali; ai soci della «Giovane Montagna», giunti a Roma lungo la Via Francigena; al Network italiano di cure di supporto in oncologia, incoraggiando «il loro impegno con gli ammalati e i familiari».