Vita Chiesa

Papa Francesco a Cebu 2016: «uscire per portare tenerezza, perdono e misericordia del Padre»

Nel richiamarne il tema, «Cristo in voi, speranza della gloria», il Pontefice ha osservato che questa presenza «è una promessa che un giorno la gioia e la pace eterne ci apparterranno nella pienezza del suo regno. Ma è anche un invito a uscire, come missionari, per portare il messaggio della tenerezza del Padre, del suo perdono e della sua misericordia a ogni uomo, donna e bambino». «Quanto ha bisogno di questo messaggio il nostro mondo! – ha aggiunto -. Se pensiamo a tutti i conflitti, le ingiustizie, le crisi umanitarie urgenti che segnano il nostro tempo, ci rendiamo conto di quanto sia importante per ogni cristiano essere un vero discepolo missionario, portando la buona novella dell’amore redentore di Cristo a un mondo tanto bisognoso di riconciliazione, giustizia e pace». Nell’Anno della misericordia «siamo chiamati a portare il balsamo dell’amore misericordioso di Dio all’intera famiglia umana, fasciando ferite, portando speranza laddove la disperazione tanto spesso sembra avere il sopravvento».

Nel videomessaggio il Papa ha invitato a riflettere su due gesti di Gesù legati alla «dimensione missionaria dell’eucaristia»: la convivialità e la lavanda dei piedi. «Sappiamo quanto fosse importante per Gesù condividere i pasti con i suoi discepoli, ma anche, e specialmente, con i peccatori e gli emarginati». «A ogni eucaristia», il monito di Francesco, «dobbiamo essere ispirati a seguire il suo esempio, andando incontro agli altri». «In Asia, dove la Chiesa è impegnata in un rispettoso dialogo con i seguaci di altre religioni, questa testimonianza profetica molto spesso avviene, come sappiamo, attraverso il dialogo di vita». Per il Papa, «la testimonianza di vite trasformate dall’amore di Dio è per noi il modo migliore di proclamare la promessa del regno di riconciliazione, giustizia e unità per la famiglia umana». La lavanda dei piedi, ha quindi spiegato, è un «segno di umile servizio, dell’amore incondizionato con cui ha dato la sua vita sulla croce per la salvezza del mondo. L’eucaristia è una scuola di servizio umile. Ci insegna a essere pronti a esserci per gli altri. Anche questo è al centro del discepolato missionario».

Il tifone Yolanda «ha portato un’immensa devastazione nelle Filippine, ma ha suscitato anche un’immensa effusione di solidarietà, generosità e bontà», ha detto ancora il Papa nel videomessaggio inviato ieri a Cebu. «Le persone – ha proseguito – si sono messe a ricostruire non soltanto le case, ma anche le vite. L’eucaristia ci parla di questa forza che scaturisce dalla croce e che porta continuamente nuova vita. Cambia i cuori. Ci permette di essere premurosi, di proteggere chi è povero e vulnerabile e di essere sensibili al grido dei nostri fratelli e le nostre sorelle nel bisogno» e «ci insegna ad agire con integrità e a rifiutare l’ingiustizia e la corruzione che avvelenano le radici della società». Il Congresso eucaristico appena conclusosi, l’auspicio del Pontefice, «possa rafforzarvi nel vostro amore verso Cristo presente nell’eucaristia. Possa rendervi capaci, come discepoli missionari, di portare questa grande esperienza di comunione ecclesiale e impegno missionario alle vostre famiglie, parrocchie e comunità e alle vostre Chiese locali. Possa essere fermento di riconciliazione e di pace per il mondo intero». Infine, l’annuncio che il prossimo Congresso eucaristico internazionale si svolgerà nel 2020 a Budapest, in Ungheria.