Vita Chiesa

Papa Francesco a Fratelli di San Gabriele: «formate comunità accoglienti che mostrino ai giovani la gioia di seguire Cristo»

«Nel nostro mondo segnato dall’individualismo e dalla globalizzazione, dal consumismo, dall’efficienza e dall’apparenza» e «nell’attuale crisi spirituale che genera angoscia e tristezza a motivo della perdita del senso della vita, vi invito a formare comunità accoglienti, in cui è bello vivere, manifestando specialmente ai giovani la gioia di seguire Cristo e di rispondere alla sua chiamata». E’ l’esortazione rivolta da Papa Francesco ai partecipanti al XXXII Capitolo Generale dei Fratelli di San Gabriele e ai membri della Famiglia Monfortana ricevuti oggi in udienza nella Sala Clementina del Palazzo Apostolico. Il Papa ha indicato loro due strade per ritornare alle fondamenta poste da San Luigi Maria Grignion de Monfort: «la Parola di Dio da meditare costantemente» e la «Sapienza, di cui l’amore e l’incessante ricerca hanno ispirato a San Luigi Maria pagine luminose». Soffermandosi quindi sulla vita fraterna, tema del Capitolo, Francesco ha fato notare che essa , «così come la descrivono gli Atti degli Apostoli (2,42-47), di per sé stessa rende testimonianza. Essa attira ed evangelizza ogni giorno, ed è contagiosa. Quanti ci vedono vivere sono sensibili al nostro modo di essere, di accettare la diversità dei punti di vista, di affrontare tensioni e risolverle con delicatezza, carità e umiltà», ha aggiunto citando Evangelii gaudium e Gaudete et exsultate». Di qui il monito: «Nelle vostre comunità o nei gruppi di lavoro apostolico, la fraternità deve stimolare ognuno ad essere disponibile allo Spirito dimenticando sé stesso».

«‘Amate con il cuore e con le mani’ riassume ciò che voi aspirate a vivere e a trasmettere. Solo la ‘civiltà dell’amore’ potrà dare un’anima al nostro mondo globalizzato in preda a continui mutamenti. Grazie al vostro carisma vissuto con dedizione e saggezza, voi potete essere dei fari, mettendo in luce il carattere evangelico della missione educativa», ha detto ancora  Papa. «Impariamo da Gesù», l’esortazione del Pontefice, ad «accogliere l’altro e tessere legami con lui, specialmente se è differente, di un’altra cultura, di un’altra generazione, andando al cuore della sua attesa ed esprimendo il nostro amore con gesti concreti, di compassione, di condivisione, a costo di rischiare». Così, le sfide della trasmissione della fede e del vivere insieme «potranno essere raccolte con creatività attraverso la pedagogia, il progetto educativo e sociale degli istituti». «Al centro della vostra missione – ricorda Francesco – , c’è sempre stata l’attenzione ai poveri e agli emarginati. Continuate ad aiutarli a essere protagonisti del loro futuro per occupare il loro posto nella società». «Mentre ringrazio per il tesoro della vostra vocazione nella Chiesa, vi invito a ‘prendere il largo’ con fiducia e con un rinnovato slancio missionario – l’esortazione del Papa -. In questo tempo pasquale, il mistero della morte e risurrezione di Cristo sia al cuore della vostra fede e della vostra consacrazione, per illuminare il vostro cammino nella verità».