Vita Chiesa

Papa Francesco a Pietralata: «Lasciamoci predicare e guarire da Gesù»

Il Pontefice ha invitato a domandarsi: «Io mi lascio predicare da Gesù o io so tutto? Io ascolto Gesù o preferisco ascoltare qualsiasi altra cosa, forse le chiacchiere della gente o storie…» Dunque, «ascoltare Gesù». E a chi chiede: «Su quel canale della tv parla Gesù…», il Pontefice ha spiegato: «Ma ti parla nel Vangelo. E questa è un’abitudine che noi ancora non abbiamo: di andare a cercare la parola di Gesù nel Vangelo». Per il Santo Padre, è importante «pregare col Vangelo. Perché così Gesù predica a me, dice col Vangelo quello che vuol dirmi. Io conosco gente che sempre lo porta e quando ha un po’ di tempo lo apre così e sempre trova la parola giusta, per il momento che sta vivendo». Come prima cosa, Francesco suggerisce: «Lasciate che il Signore vi predichi, eh. Sentire il Signore». Come seconda: «Lasciate[vi] guarire da Gesù. Tutti noi abbiamo ferite, tutti: ferite spirituali, peccati, inimicizie, gelosie, forse non salutiamo alcuni…». Per chi vive così, è stato l’invito, «prega e chiedi a Gesù che lo guarisca». Il Papa ha parlato anche delle inimicizie in famiglia, che semina il diavolo.

«L’unico che guarisce queste cose è Gesù – ha chiarito il Pontefice -. Perciò ad ognuno di voi: ‘Lasciati guarire da Gesù’. Ognuno sa dove ha la ferita. Ognuno di noi ne ha; ne ha non solo una: due, tre, quattro, venti. Ognuno sa! Che Gesù guarisca quello». Ma, ha avvertito, «per questo devo aprire il cuore, perché Lui venga. E come apro il cuore? Pregando. ‘Ma Signore io non posso con quella gente di là, la odio, mi ha fatto, questo, questo e questo…’. ‘Guarisci questa piaga, Signore’. Se noi chiediamo a Gesù questa grazia, Lui la farà. Lasciati guarire da Gesù». Così, ha proseguito il Santo Padre, «io posso anche predicare agli altri, insegnare le parole di Gesù, perché io mi lascio predicare da Lui e posso anche aiutare a guarire tante ferite, tante ferite che ci sono. Ma prima devo farlo io». Infine, Francesco ha osservato: «Quando viene il vescovo a fare una visita alle parrocchie, si fanno tante cose, si può fare anche un proposito bello, piccolino: un [il]proposito di leggere ogni giorno un brano del Vangelo, un passo piccolo, per lasciare Gesù predicare a me. E l’altro proposito: pregare perché io mi lasci guarire dalle piaghe che ho. D’accordo? Firmiamo? Eh, d’accordo? Ma facciamolo, perché ci farà bene a tutti». Prima di arrivare in parrocchia, il Papa ha chiesto di fermarsi al «Campo Arcobaleno», che accoglie sfollati dall’Africa, dall’America Latina, dall’Ucraina e dalla Russia.

«La prima cosa che la mamma deve insegnare al bambino è fare il segno della croce» perché «anche nelle città, ho trovato bambini cristiani che non sanno farsi il segno della croce», ha detto, ieri sera, Papa Francesco incontrando i genitori dei bambini battezzati, nella parrocchia romana a Pietralata. Con i malati il Pontefice ha invitato a fidarsi di Dio: «Quando noi siamo un po’ tristi o tutto è buio, pensiamo che il nostro Padre è vicino a noi». Un ringraziamento ai senza dimora per la loro testimonianza: «Tante volte… il fatto che la gente non sa il vostro nome e vi chiama i ‘senzatetto’ e voi sopportate questo: è la vostra croce e la vostra pazienza. Ma c’è qualcosa nel cuore di tutti voi, di questo vi prego di essere sicuri: c’è lo Spirito Santo». Nell’incontro con i bambini, il Santo Padre ha chiesto: «Chi è il padre della guerra? Forte! Il diavolo!». E «l’autore dell’amore, dell’unità è…? Dio!». È il diavolo, ha ricordato, che semina nel cuore «odio, gelosie, invidie». Mentre «se io ho voglia di fare il bene, di volere la pace, di volere bene a tutti… chi fa questo? Lo Spirito Santo dentro di noi». Rispondendo a una domanda sulla sua scelta di sacerdozio, il Papa ha risposto, che come quando due persone decidono di sposarsi, «c’è una sicurezza interiore» perché senti Gesù che ti dice: «Ma stai tranquillo, non scoraggiarti, io sono con voi».