Vita Chiesa

Papa Francesco: a Santa Marta, attenzione alla «religione del dire»

La vita cristiana è concreta, «Dio è concreto», ma tanti sono i cristiani per «finta», quelli che fanno dell’appartenenza alla Chiesa un fregio senza impegno, un’occasione di prestigio invece che un’esperienza di servizio verso i più poveri. Il Papa intreccia il brano liturgico del giorno del profeta Isaia col passo del Vangelo di Matteo per spiegare una volta ancora la «dialettica evangelica fra il dire e il fare». «Il Signore ci insegna la strada del fare. E quante volte troviamo gente – anche noi, eh! – tante volte nella Chiesa: ‘O sono molto cattolico!’. ‘Ma cosa fai?’. Quanti genitori si dicono cattolici, ma mai hanno tempo per parlare ai propri figli, per giocare con i propri figli, per ascoltare i propri figli. Forse hanno i loro genitori in casa di riposo, ma sempre sono occupati e non possono andare a trovarli e li lasciano abbandonati. ‘Ma sono molto cattolico, eh! Io appartengo a quella associazione’. Questa è la religione del dire: io dico che sono così, ma faccio la mondanità».