Vita Chiesa

Papa Francesco: a Santa Marta, «non uccidere con le chiacchiere per invidia o per gelosia»

La gelosia – ha spiegato Francesco – è “una malattia” che torna e porta all’invidia: “Cosa brutta è l’invidia! E’ un atteggiamento, è un peccato brutto. E nel cuore la gelosia o l’invidia crescono come cattiva erba: cresce, ma non lascia crescere buon’erba. Tutto quello che gli sembra di fargli ombra, gli fa male. Non è in pace! E’ un cuore tormentato, è un cuore brutto!”.

“Ma anche il cuore invidioso – ha proseguito – porta ad uccidere, alla morte. E la Scrittura lo dice chiaramente: per l’invidia del diavolo è entrata la morte nel mondo”. Secondo il Papa, L’invidia “uccide e non tollera che un altro abbia qualcosa che io non ho. E sempre soffre, perché il cuore dell’invidioso o del geloso soffre. E’ un cuore sofferente!”, è una sofferenza che desidera “la morte degli altri”.

“Ma quante volte – ha esclamato Francesco – nelle nostre comunità per gelosia si uccide con la lingua. Uno ha invidia di questo, di quell’altro e incominciano le chiacchiere: e le chiacchiere uccidono!”. Di qui l’invito del Papa: “cercare se nel mio cuore c’è qualcosa di gelosia, c’è qualcosa di invidia, che sempre porta alla morte e non mi fa felice; perché sempre questa malattia di porta a guardare quello che di buono ha l’altro come se fosse contro di te. E questo è un peccato brutto! E’ l’inizio di tante, tante criminalità. Chiediamo al Signore che ci dia la grazia di non aprire il cuore alle gelosie, di non aprire il cuore alle invidie, perché sempre queste cose portano alla morte”.

L’altra esortazione papale: “Chiedere al Signore la grazia di non consegnare mai, per invidia, alla morte un fratello, una sorella della parrocchia, della comunità, neanche un vicino del quartiere: ognuno ha i suoi peccati, ognuno ha le sue virtù”.