Vita Chiesa

Papa Francesco: a Specola Vaticana, Chiesa non abbia paura delle scoperte scientifiche

L’evento ha celebrato l’eredità del cosmologo belga mons. George Lemaître, ritenuto il padre della teoria del Big-Bang, già direttore della Pontificia Accademia delle Scienze dal 1960 al 1966, anno della sua morte.

«Nell’immensità spazio-temporale dell’universo – ha affermato Francesco – noi esseri umani possiamo provare un senso di stupore e sperimentare la nostra piccolezza». Poi la citazione di Albert Einstein, per il quale «si potrebbe ben dire che l’eterno mistero del mondo è la sua comprensibilità». «L’esistenza e l’intelligibilità dell’universo non sono frutto del caos o del caso, ma della Sapienza divina», ha ribadito il Papa, incoraggiando la Specola «a perseverare nella ricerca della verità»: «Non bisogna mai aver paura della verità, né arroccarsi in posizioni di chiusura, ma accettare le novità delle scoperte scientifiche in atteggiamento di totale umiltà», ha ammonito.

«Camminando verso le periferie della conoscenza umana, si può veramente fare una esperienza autentica del Signore, che è in grado di colmare il nostro cuore», ha assicurato. «Mons. Georges Lemaître, nella sua duplice veste di sacerdote cattolico e di cosmologo, in una incessante tensione creativa fra scienza e fede, ha sempre lucidamente difeso la netta distinzione metodologica tra i campi della scienza e della teologia, visti come ambiti di competenze diverse, che tuttavia si unificarono armoniosamente nella sua vita», ha ricordato Francesco, precisando che tale distinzione, già presente in San Tommaso d’Aquino, «preserva dal generare cortocircuiti che sono nocivi sia alla scienza che alla fede».