Vita Chiesa

Papa Francesco a Suore Ospedaliere della Misericordia: «Cultura laicista non tolga le suore dagli ospedali»

«La Chiesa sente come suo impegno e sua responsabilità – ha evidenziato il Pontefice – la vicinanza a quanti soffrono, per portare ad essi consolazione, conforto e amicizia. Voi dedicate la vostra vita soprattutto al servizio di fratelli e delle sorelle che sono ricoverati negli ospedali, perché grazie alla vostra presenza e professionalità si sentano maggiormente sostenuti nella malattia». E, ha aggiunto, «per fare questo non c’è bisogno di lunghi discorsi: una carezza, un bacio, stare accanto in silenzio, un sorriso. Non arrendetevi mai in questo servizio così prezioso, nonostante tutte le difficoltà che potete incontrare». Talvolta, ha ammesso il Santo Padre, «ai nostri giorni, una cultura laicista mira a togliere anche dagli ospedali ogni riferimento religioso, a partire dalla presenza stessa delle Suore. Quando questo avviene, però, si accompagna non di rado a dolorose carenze di umanità, davvero stridenti nei luoghi di sofferenza. Non stancatevi di essere amiche, sorelle e madri degli ammalati; la preghiera sia sempre la linfa che sostiene la vostra missione evangelizzatrice».

«Quando vi accostate ad ogni ammalato – è stato l’invito di Francesco – abbiate nel cuore la pace e la gioia che sono frutto dello Spirito Santo. Su quel letto di ospedale giace sempre Gesù, presente in quella persona che soffre, ed è Lui che chiede aiuto a ciascuna di voi. È Gesù». Alle volte «uno può pensare: ‘Alcuni ammalati danno fastidio’. Ma anche noi diamo fastidio al Signore, e ci sopporta e ci accompagna! La vicinanza a Gesù e ai più deboli sia la vostra forza». Per il Papa, il quarto voto che caratterizza le Suore Ospedaliere della Misericordia come famiglia religiosa «è quanto mai attuale, soprattutto perché si moltiplicano le persone senza famiglia, senza casa, senza patria e bisognose di accoglienza. Vivendo con coerenza questo voto peculiare, assumete in voi stesse i sentimenti di Cristo, il quale ‘da ricco che era si è fatto povero’. Vi accompagni sempre la Santa Madre della Misericordia e vi sostenga nel servizio quotidiano ai più deboli».