Vita Chiesa

Papa Francesco a benedettini: «discernere ciò che viene dallo Spirito Santo e ciò che viene dallo spirito del diavolo»

«In quest’epoca, nella quale le persone sono così indaffarate da non avere tempo sufficiente per ascoltare la voce di Dio, i vostri monasteri e i vostri conventi diventano come delle oasi, dove uomini e donne di ogni età, provenienza, cultura e religione possono scoprire la bellezza del silenzio e ritrovare sé stessi, in armonia con il creato, consentendo a Dio di ristabilire un giusto ordine nella loro vita», ha aggiunto il Papa: «Il carisma benedettino dell’accoglienza è assai prezioso per la nuova evangelizzazione, perché vi dà modo di accogliere Cristo in ogni persona che arriva, aiutando coloro che cercano Dio a ricevere i doni spirituali che Egli ha in serbo per ognuno di noi».

«Non c’è opposizione tra la vita contemplativa e il servizio agli altri». Ai Benedettini «è sempre stato riconosciuto l’impegno per l’ecumenismo e il dialogo interreligioso», ha proseguito il Papa: «Vi incoraggio a continuare in quest’opera importante per la Chiesa e per il mondo, ponendo al servizio di essa anche la vostra tradizionale ospitalità. In effetti, non c’è opposizione tra la vita contemplativa e il servizio agli altri. I monasteri benedettini – sia nelle città sia lontani da esse – sono luoghi di preghiera e di accoglienza. La vostra stabilità è importante anche per le persone che vengono a cercarvi. Cristo è presente in questo incontro: è presente nel monaco, nel pellegrino, nel bisognoso». Il Santo Padre ha esortato i Benedettini, conosciuti per essere «una scuola del servizio del Signore», a «dare agli studenti, insieme con le necessarie nozioni e conoscenze, gli strumenti perché possano crescere in quella saggezza che li spinga a ricercare continuamente Dio nella loro vita; quella stessa saggezza che li condurrà a praticare la comprensione vicendevole, perché siamo tutti figli di Dio, fratelli e sorelle, in questo mondo che ha tanta sete di pace».