Vita Chiesa

Papa Francesco a vescovi Nord Africa: grazie per «coraggio, lealtà e perseveranza»

«Li ringrazio molto – ha proseguito il Pontefice -, e vi incoraggio tutti a proseguire i vostri sforzi per contribuire alla pace e alla riconciliazione per tutta la regione. Oltre alla Libia, la Cerna comprende Marocco, Tunisia e Algeria ed è, ha sottolineato il Papa, «un luogo di scambio e di dialogo significativo, ma deve anche essere uno strumento di comunione per approfondire tra voi relazioni di fraternità e fiducia». «La vitalità evangelica delle vostre diocesi dipende dalla qualità della vita spirituale e sacramentale», ha quindi fatto notare, richiamando san Cipriano, sant’Agostino e il beato Charles de Foucauld, ed esortando i presuli all’accoglienza di ciascuno, «con benevolenza e senza proselitismo» per essere «una Chiesa con le porte aperte, sempre ‘in uscita’».

Dopo avere richiamato «l’universalità» delle Chiese del Nord Africa, Papa Francesco si è soffermato sull’importanza del dialogo interreligioso. «L’ignoranza reciproca è fonte di tante incomprensioni e persino di scontri», mentre «l’antidoto più efficace contro ogni forma di violenza è l’educazione alla scoperta e all’accettazione delle differenze come ricchezza e fecondità». E’ quindi essenziale che «nelle vostre diocesi, sacerdoti, religiosi e laici siano formati in questo ambito». Di qui il richiamo al Pontificio Istituto di studi arabi e islamici (Pisai), che quest’anno celebra il suo 50°, necessario per «approfondire il dialogo nella verità e nell’amore tra cristiani e musulmani». Dialogo «che voi vivete anche ogni giorno con i cristiani delle diverse confessioni», ha aggiunto facendo riferimento all’Istituto ecumenico Al Mowafaqa. Il ringraziamento del Papa, infine, per l’impegno «verso i più poveri, malati, anziani», e nell’aiuto «ai molti immigrati di origine africana che cercano nel vostro Paese un luogo di transito o di accoglienza. Riconoscendo la loro dignità umana, e lavorando per risvegliare le coscienze di fronte a così grandi drammi  umani, mostrate l’amore che Dio ha per ciascuno di loro». «Voi siete alle periferie – ha concluso – con il servizio particolare di manifestare la presenza di Cristo e della sua Chiesa in questa regione».