Vita Chiesa

Papa Francesco: ai bambini del Bambin Gesù, «siete una famiglia, da voi ci sono le carezze»

A riferirlo è oggi la Sala Stampa della Santa Sede. I ragazzi – dai 5 ai 18 anni – sono i protagonisti della serie televisiva della Rai «I Ragazzi del Bambino Gesù». Erano presenti, tra gli altri, la Presidente dell’Ospedale Pediatrico, Mariella Enoc e il Direttore Generale della Rai, Antonio Campo Dall’Orto. Dopo le presentazioni e le foto, il Papa ha letto un biglietto che gli è stato consegnato dai ragazzi: «Caro Francesco, grazie di averci incontrato, siamo contenti di essere qui, perché ci dai speranza e coraggio per il domani. Ti vogliamo bene – grazie! –. I ragazzi del Bambin Gesù».

Dopo gli applausi, Francesco ha ripreso la parola: «Grazie per queste fotografie, per questo libro, anche per la dedica… Sono tante storie. Ognuno di voi è una storia. Non solo i bambini ammalati, ma anche i medici, gli infermieri, quelli che visitano, le famiglie… Io dirò due cose che mi vengono adesso. Una l’ho notata quando siete venuti… Due mesi fa?… Il 15 dicembre scorso. Ho salutato e c’era la dottoressa Enoc che mi accompagnava nel saluto, con qualche medico, e mi presentavano le persone. Sapevano i nomi di tutti, di ognuno: ‘Questo sta lottando per questa malattia…’. Sapevano anche cosa succedeva nella loro vita. E io ho percepito che più che un ospedale questo è una famiglia. Era più importante il nome, la persona, e solo alla fine si diceva la malattia, ma come un incidente, una cosa secondaria». «Entrare in un ospedale fa sempre paura», ha detto il Papa, e c’è il «di dimenticare la medicina più importante che soltanto una famiglia può dare: le carezze! È una medicina troppo costosa, perché per averla, per poterla fare tu devi mettercela tutta, metterci tutto il cuore, tutto ’amore. E da voi ci sono le carezze! Le carezze dei medici, degli infermieri, della direttrice, di tutti». « Siete una famiglia!», ha esclamato Francesco: «Chi è più importante in una famiglia? La mamma, il papà, i fratelli più grandi, i nonni, i bambini…ognuno è più importante, e voi siete tutti importanti, ma sempre insieme».