Vita Chiesa

Papa Francesco: ai nunzi apostolici, «uscire da se stessi verso il Signore»

Commentando la parabola del seminatore, Papa Francesco ha parlato ai nunzi apostolici di tre uscite. Nella prima si tratta di «fare le valigie, e andare in un altro posto, lasciare amici, lasciare abitudini, lasciare tante cose che uno ha fatto». Cioè di «uscire da se stesso, uscire da quel posto per andare in un altro. E lì, incominciare». Poi «quando si arriva in un nuovo Paese il nunzio deve compiere un’altra ‘uscita’: uscire da se stesso per conoscere – il dialogo – per studiare la cultura, il modo di pensare». E, infine, il nunzio «deve uscire da se stesso verso il Signore che fa crescere, che fa germogliare il seme; e deve uscire da se stesso davanti al tabernacolo, nella preghiera, nella adorazione».

Si può poi «uscire da se stesso per andare ai ricevimenti, tante volte noiosi», ha aggiunto scherzando Papa Francesco, esortando i nunzi apostolici a stare «in quella mondanità, ma senza prendere la mondanità, ma prendere le persone come sono, sentirle, dialogare. Questa è anche una uscita da se stesso del nunzio, per capire la gente, dialogare». «È croce», ha commentato il Papa, che ha rivelato anche come sia «rimasto edificato da uno di voi che prima di presentare le credenziali, in due mesi aveva imparato una lingua difficile e aveva imparato in quella lingua a celebrare: ha ri-incominciato questa uscita con entusiasmo, con gioia». «La Chiesa ringrazia voi per queste tre uscite. Ringrazia tanto. E anche io, personalmente, voglio ringraziarvi», ha concluso il Papa rivolgendosi ai nunzi apostolici, auspicando che «il Signore vi dia la grazia di essere sempre aggiornati in queste tre uscite, queste tre uscite da voi stessi».