Vita Chiesa

Papa Francesco: al presidente sudcoreano Moon Jae-in, «buon lavoro per la pace»

Un intenso di dialogo questa mattina tra Papa Francesco e il presidente sudcoreano Moon Jae-in. Al termine dell’udienza, il Papa ha detto alla moglie del presidente, «preghi per me». Il presidente ha quindi replicato: «Lei non è solo il capo della Chiesa cattolica, lei è un maestro per l’umanità». E il Papa, salutandolo, ha risposto: «Buon lavoro per la pace». Si è conclusa con questo significativo scambio di saluti l’udienza del presidente Moon Jae-in, in attesa di sapere dalla Sala stampa vaticana dell’invito del presidente Kim Jong-un al Papa per visitare Pyongyang, di cui il presidente Moon si sarebbe fatto portavoce.

L’incontro a due – hanno raccontato i giornalisti del pool che hanno seguito l’udienza – è durato 35 minuti per un totale di 55 minuti, durante i quali il presidente e il Papa hanno parlato dando visibilità di una grande intesa. Il Papa parlava italiano, il presidente coreano ed erano tradotti da un sacerdote coreano. Quando si sono incontrati il Papa ha detto: «Benvenuto, è un piacere accoglierla». E il presidente ha risposto: «Vengo come il capo di Stato coreano ma sono anche cattolico, mi chiamo Timoteo di battesimo e per me è un onore incontrarla». E poi ha aggiunto: «So che lei è molto indaffarato. Grazie per aver trovato tempo per me mentre è in corso il Sinodo». Poi si sono seduti alla scrivania e il presidente ha ringraziato il Papa per la messa per la pace in Corea che è stata celebrata ieri sera. Il presidente coreano ha portato in dono al Papa una scultura realizzata da un famoso scultore coreano con il volto di Gesù ed una corona di spine e ha detto: «Qui ci sono tutte le sofferenze del popolo coreano». E poi ha donato anche una statua di marmo della Madonna: «Qui c’è il volto tipico della donna coreana». Quindi ha detto a Francesco di aver letto tutti i libri citando in particolare il libro «Questa economia uccide». Il Papa ha donato la medaglia con il ramo d’ulivo, come simbolo di pace, e gli ha consegnato il messaggio scritto per la Giornata della pace in una busta e un grande dipinto di piazza San Pietro del ‘700.