Vita Chiesa

Papa Francesco arrivato a Il Cairo: «È un viaggio di unità e fratellanza»

Al momento di scendere a terra Papa Francesco ha ricevuto in dono un mazzo di fiori da due bambini. Ad attenderlo ai piedi dell’aereo un alto esponente del Governo egiziano e numerosi vescovi egiziani e membri della Chiesa copto-ortodossa. Tra i presenti anche il cardinale Naguib, l’unico porporato egiziano, il patriarca melkita Gregorios III Lahham, il patriarca copto cattolico, Ibrahim Sidrak, il cardinale Tauran che non ha viaggiato con il seguito papale.

Pastorale, ecumenico ed interreligioso: sono i tre motivi alla base del viaggio di Papa Francesco in Egitto, nel corso del quale sono in programma incontri con la comunità cattolica locale, con quella copto-ortodossa e con il mondo islamico rappresentato dal grande Imam di Al Azhar, al Tayyeb. Il programma adesso prevede una cerimonia di benvenuto al palazzo presidenziale a Heliopolis, la visita di cortesia al presidente Al Sisi cui seguirà quella al grande Imam di al-Azhar, al Tayyeb, e il discorso ai partecipanti alla Conferenza internazionale di pace.

Cinque i discorsi del Pontefice previsti dal programma. Il Papa parlerà in italiano con traduzione simultanea in arabo garantita dal suo segretario personale, il sacerdote egiziano di rito copto, Yoannis Lahzi Gaid. Il Papa durante il volo ha detto ai giornalisti: «La gente vi segue e questo viaggio ha una aspettativa speciale. È un viaggio fatto su invito del presidente della Repubblica, Al Sisi, del Papa Tawadros II, patriarca di Alessandria dei copti, del patriarca dei copti cattolici e del grande imam di al-Azhar. In quattro mi hanno fatto l’invito. È un viaggio di unità e fratellanza».